La cultura apre..il governo (e uille) chiudono. lettera di Galli della Loggia su Biblioteca

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view post Posted on 21/9/2010, 13:45     +1   -1




Slogan della domenica di carta speriamo solo che non diventi



una domenica di cartacce.



Anche qui grazie CGIL:






... non lo è mai stata e mai lo sarà.

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ISCRITTACGIL
view post Posted on 22/9/2010, 15:21     +1   -1




Il 25 e 26 settembre le "Giornate Europee del Patrimonio"
dal 28 settembre Martedì in arte
il 3 ottobre Domenica di carta




comunicato

Un grande autunno culturale per tutti gli italiani ed i turisti italiani in visita nel nostro Paese.
Per le prossime settimane, Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha predisposto un ricco calendario di eventi per venire incontro alla crescente richiesta di cultura.

“Giornate Europee del Patrimonio”:

Si parte dal prossimo fine settimana con il consueto appuntamento con le: Giornate Europee del Patrimonio 2010. Il 25 e il 26 settembre il grande patrimonio culturale italiano apre le sue porte con l’ingresso gratuito in tutti musei, le aree archeologiche, gli archivi, le biblioteche statali. Un appuntamento che ogni anno richiama centinaia di migliaia di visitatori italiani e stranieri.
L’Italia partecipa a questo grande appuntamento, nato 19 anni fa su iniziativa del Consiglio d’Europa, con lo slogan “Italia tesoro d’Europa” per testimoniare il ruolo di primissimo piano che occupa nel contesto culturale continentale. Per arricchire un’esperienza già di per sé indimenticabile, il MiBAC ha organizzato un ricchissimo calendario di eventi, con oltre 1.200 appuntamenti tra visite guidate, concerti, aperture straordinarie, percorsi naturalistici ed enogastronomici.
Per l’occasione è stata lanciata una campagna di comunicazione, mutuata sul celebre “Intervallo” trasmesso per anni dalla Rai, con lo slogan: “Spegni la tv per due giorni e ammira lo spettacolo dal vivo” che racchiude in se il messaggio di abbandonare, sebbene temporaneamente, una fruizione dell’arte indiretta e filtrata dallo schermo della televisione o del computer, per ammirare dal vivo lo spettacolo e le emozioni della cultura.
Il MiBAC desidera ringraziare i seguenti partner istituzionali e privati che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione promotore dell'iniziativa "Reti Amiche" con Gruppo Intesa SanPaolo, Unicredit e Ised, Grandistazioni, Sky, Classpi Digital e i partners del Progetto Magnifico.


“Martedì in arte”:

Sempre nell’ottica di promuovere la fruizione del patrimonio culturale italiano, ogni ultimo martedì del mese a partire dal 28 settembre fino al 28 dicembre, il MiBAC ha poi organizzato delle aperture straordinarie e gratuite dei principali musei statali (quelli con oltre 50.000 visitatori annui) dalle 19.00 alle 23.00. Un’iniziativa che, oltre all’obiettivo di coinvolgere nuove fasce di utenza alla fruizione dei musei italiani proponendogli nuove alternative ai consueti svaghi serali, vuole venire incontro anche alle difficoltà economiche di fine mese di giovani e famiglie.


“Domenica di carta”:

Infine, per domenica 3 ottobre, con lo slogan “Domenica di Carta” il MiBAC ha organizzato l’apertura straordinaria e gratuita al pubblico delle biblioteche e degli archivi statali. Dalle 9.00 alle 20.00, visite guidate, esposizioni ed eventi in questi luoghi spesso poco conosciuti ma di grande fascino e storia, renderanno unico il viaggio nella cultura che nei secoli ha fatto grande il nostro Paese.




Edited by Libero Rossi - 27/9/2010, 17:18

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ex Lettore
view post Posted on 29/9/2010, 22:01     +1   -1




Ma non vi vergognate a prendere in giro le persone con le "aperture straordinarie" e le "visite guidate" alle biblioteche, quando durante l'anno fate di tutto per mandare via chi si presenta per leggere i libri nei normali giorni di apertura?
Metteteci il vero "slogan" delle biblioteche nel poster con la chiave che CHIUDE le porte:
"La Biblioteca è una biblioteca pubblica statale afferente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali,... essa si riserva il diritto di selezionare gli ammessi alla consultazione..." (Medicea).
Altro che "dimezzare" i fondi : queste vergognose biblioteche-lager, dove si "autogestisce" il numero di lettori a cui si ha voglia di dare un servizio Pubblico, dovrebbero essere commissariate, come i Comuni condizionati dalla mafia! Nemmeno un euro se prima non si rendono le biblioteche davvero Pubbliche.

Dino
Firenze
(ex lettore... Vedi blog "Fruizione negata del Libro")
PS: la "storiella" sulla BNNapoli apparsa qui l'anno scorso è bellissima! meritava molta, molta più autocritica da parte dei bibliotecari.
 
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Libero Rossi
view post Posted on 30/9/2010, 07:08     +1   -1




comprendo (e in parte condivido) la tua amarezza ma non è al sindacato che devi rivolgerti quanto ai bibliotecari o meglio a coloro che dettano norme e regole di funzionamento delle biblioteche....i bibliotecari-burocrati o i burocrati bibliotecari. Tutti ti diranno che ci sono biblioteche di conservazione e di pubblica lettura eccetera. Solo che la consultazione viene usata non nel senso della conoscenza, trasmissibilità dei testi...bensì come panacea per vietare il libro, per respingere i lettori.....non amici o raccomandati.
Poi la conservazione!! si esaminasse sul serio a come sono mantenuti i libri, lo stato dei magazzini...gli investimetni.....e che dire delle massive campagne di digitalizzazione? Chissà come vengono trattati i preziosi codici della Laurenziana in questi frangenti di "fotocopiatura" a tappeto!? (Ah già si chiama scansione..). Ieri le etichette autoadesive contro il furto oggi la digitalizzazione e con ciò W la conservazione!!
Quanto alla domenica di carta è un'iniziata voluta dalla Cgil anche s enon in questi termini: volevamo solo richiamare l'attenzione dei cittadini (e di converso gli ignoranti governanti...tutti) su un patrimonio abbandonato e taglieggiato ché non fa audience. Con tanti problemi di personale, fondi...e diriegnza non all'altezza. Guarda la vicenda della Nazionale di Firenze: un coacervo di dilettantismo e di grida (e di malgoverno). Un' articolessa di Galli della Loggia qualche aiutino poi tutto torna nell'alveo del disinteresse e della cialtronesca routine.
Vai in biblioteca e inc...., perdio!
 
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Libero Rossi
view post Posted on 30/9/2010, 10:18     +1   -1




lettera sulla Marucelliana

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ex Lettore
view post Posted on 4/10/2010, 20:47     +1   -1




Ieri ho fatto un giro tra gli appuntamenti "La cultura è apertura", a Firenze.
Non brutto, ma piuttosto "fiacco", direi: non ben organizzato, non coordinato e in più di un caso l'atmosfera è stata tristemente "burocratica".
Mi pare che sia emerso che le biblioteche non siano abituate alla "promozione" e alla "valorizzazione" (e sicuramente sono già scarse sulla fruizione).
Se in tutta Italia è andata così (in media) direi che manifestazioni di questo livello non sono certo sufficiente a far sì che biblioteche ed archivi raccolgano maggior consenso di pubblico e, quindi, indirettamente, maggiori finanziamenti pubblci...
A posteriori, poi, mi sono chiesto se abbia avuto un senso organizzare una tale operazione giornaliera la domenica: proprio in questi giorni in cui sui qotidiani, almeno nelle pagine locali, si fanno pressioni per avere più risorse per la Bncf (e non solo). Non è stato un lusso che non ci si poteva permettere? Sarebbe saggio organizzare le prossime eventuali manifestazioni di sabato, sensa aggravare le già "povere" biblioteche dei costi dello straordinario festivo!
Infine, sono reperibili dati statistici sull'affluenza di pubblico?

Dino
Firenze
(ex lettore... Vedi blog "Fruizione negata del Libro")
 
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Libero Rossi
view post Posted on 5/10/2010, 09:39     +1   -1




ancora non abbiamo i dati; sicuramente le biblioteche non sanno fare promozione ecc.
Cmq è un tentativo si tratta ora di focalizzarlo meglio. Per quanto riguarda la retribuzione del personale questa grava sul FUA (fondo unico di amministrazione) che è nazionale e dei alvoratori. Non è paradossale che i lavoratori con i propri soldi finanzino le aperture? Siamo o non siamo "grandi"? (non fessi, però).
 
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ex Lettore
view post Posted on 5/10/2010, 18:47     +1   -1




Se posso "interferire", mi interesserebbe il parere di chi lavora in biblioteca su alcune idee "classiche" e intuitive per qualsiasi utente, anche se tra gli addetti ai lavori non se ne parla più granché.
Per far conoscere e apprezzare le biblioteche si è sempre saputo che occorre rendere più facile possibile l'accesso: prima in biblioteca poi, soprattutto, ai libri.
Oggi tra gli addeetti ai lavori questo è tradotto in "avere un catalogo in rete" e "essere gentili" o magari avere un inutile e costoso certificato di Qualità.
Ma la sostanza è altro. In Italia, già nei regolamenti e nei manuali di bilioteconomia di fine '800, si afferma esplicitamente che la biblioteca per essere "di beneficio alla città" (per usare un'epsressione simile al testamento Magliabechi oggi "tradito") devono aprire la sera, dopo gli orari di lavoro della maggior parte dei cittadini (proprio perché è miope finalizzare le biblioteche solo a studenti e professori).
Oggi le biblioteche (e gli archivi) statali sono in crisi di fondi e li reclamano affermando che l'eventuale riduzione dei servizi danneggerebbe "la cultura", "tutti", "tutta la città", che sarebbe privata di luoghi della cultura. Ma nonostante con questi toni allarmanti riescano a raggiugere le pagine di praticamente tutti i giornali (inaccessibili invece agli utenti...) non riescono in fondo ad allarmare più di tanto e a provocare alcun "movimento di opinione". Perché? forse perché in realtà il 95% di chi legge quegli articoli allarmanti "non si allarma", in quanto è già rassegnato e ha della biblioteca solo un lontano ricordo di quando era "studente"? forse perché alla fine pochissimi sarebbero danneggiati dalla chiusura di istituti con ORARI DA SEMPRE inaccessibili a chi la mattina deve andare a lavorare?
Tutto questo per dire: cosa pensano i dipendenti del Ministero di aperture serali per mesi (non un giorno), ben organizzate, ben pubblicizzate, al minimo costo aggiuntivo (fino alle 22, evitando turni notturni e giorni festivi, ma incluso il sabato), se necessario (perché non ci sono soldi per aggiungere ore) semplicemente "spostando le ore" della mattina sul dopocena?

Se un simile "sacrificio" in termini di turni "scomodi" riesce a far decuplicare l'affluenza alle statali perché le biblioteche restano aperte quando le persone hanno tempo libero (ovvio che gli attuali regolamenti di selezione ed espulsione di chi vuole sfoglaire i libri nelle sale "riservate" vengano preventivamente cestinati) si capirebbe che le biblioteche interessano davvero "a tutti"!
Allora, e solo allora, portando i numeri di quante persone sono entrate in biblioteca sarebbe realistico sperare di ottenere nuove risorse, più personale per alternarsi nei turni "scomodi" in modo che ad ognuno capiti solo alcune volte, ecc., ecc.
Insomma, per semplificare, se chi ci lavora facesse in modo che le biblioteche funzionassero per tutti sarebbe meglio per tutti. O no?

Dino
Firenze
(ex lettore... Vedi blog "Fruizione negata del Libro")



 
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ex Lettore
view post Posted on 7/10/2010, 20:01     +1   -1




Dalla mancanza di risposte deduco che l'idea di lavorare la sera ed il sabato non è piaciuta.
Sicuramente - a parità di risorse (anche se, trattandosi di un 'progetto' virtuoso si potrebbe attingere al FUA?) - sarebbe una soluzione di emergenza: quindi coerente! Mi pare che non serva un intervento diretto del Ministro Brunetta per capire che la situazione E' di emergenza e che probabilmente arriverranno sempre meno fondi. Per ora pagano i lettori, con la riduzione dell'apertura al pubblico, ma al prossimo taglio è probabile che lettori e dipendenti subiranno lo stesso trattamento... ad esempio con la chiusura delle biblioteche- enti inutili....

Comunque idee "nuove", che vadano al di là dell'ormai noto e sfruttato ricatto della Bncf: "se non mi dai fondi chiudo al pubblico", iniziano a girare anche su testate come Il SOle 24 Ore.

Vedi online (non riesco a inserire link qui nel testo).

Mi è piaciuta molto la chiusura:

"una riorganizzazione più coerente con le esigenze attuali sia sul versante finanziario che della domanda da parte degli utenti (orari, accessi, modalità di consultazione). Ed è anche la sfida alla vigilia dei 150 anni di vita della Nazionale".

QUI, di Cesare Peruzzi: "La Robert F.Kennedy Foundation rilancia il grido d'aiuto della Biblioteca nazionale di Firenze"


Dino
Firenze
(ex lettore... Vedi blog "Fruizione negata del Libro")
 
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