| Caro Renzi, ricordi quando il tuo babbo politico, Berlusconi, prometteva mari e monti agli italiani? Quei bei tempi andati nei quali, a parte le promesse, non ti beccavi nemmeno un centesimo? Adesso gli industriali e Bonomi lamentano la scarsa liquidità, ma io ricordo che in tempi non sospetti lo sport preferito dall'imprenditoria italiana era quello di simulare fallimenti, dirottare fondi all'estero e delocalizzare, qualsiasi cosa pur di evadere le tasse. Oggi, soltanto oggi questi imponenti capitani dell'industria si ricordano di essere italiani e criticano lo Stato che non è stato puntuale nei pagamenti. Quasi di trattasse di mammolette, di candidi gigli. Oggi, semplicemente perché lo Stato dovrà distribuire danaro, rivendicano il senso di appartenenza alla categoria, ricattando quello stesso Stato che hanno spesso minato con la loro disonesta'o indebolito economicamente. Nel frattempo chi è davvero onesto si è suicidato, come quell'imprenditore napoletano strangolato dai debiti. Debiti creati da banchieri senza scrupoli e mortificati dalla dialettica aggressiva del tuo partito, che coordinato dalle opposizioni, gioca a fare pressing sulla emotività del momento. Io vi ritengo colpevoli, colpevoli di tradire il nostro paese alimentando la paura è le divisioni. Colpevoli di mistificazione, di uccidere la nostra speranza e tutto quanto davvero hanno di buono gli italiani spingendoli verso una corsa indiscriminata alle "aperture" specie per le regioni ancora malate di "covid 19". Chi adopera il caos per sgomitare e farsi strada non sa fare il politico. Dimostrare di avere le capacità per un buon governo è tutt'altra cosa. Ma il sistema del dividi et impera, tutti contro tutti,è la strategia dei perdenti. Qualunque sia la regia, questo è un gioco pericoloso ed è ovvio che chiunque decida per la vita degli altri dovrà ritenersi responsabile delle conseguenze e fare i conti con la propria coscienza, semmai ne avesse una.
Edited by Sunny day - 9/5/2020, 00:16
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