LETTERA APERTA
Signor Ministro,
abbiamo appreso che nell’ultima riunione nazionale tra Amministrazione e Sindacati, tra i tanti accordi stipulati a favore dei lavoratori, di questo ce ne compiacciamo, specie quando si riesce a trovare soluzioni opportune e vantaggiose per la stragrande maggioranza dei lavoratori. Ovviamente ciò avviene in quei casi dove prevale una reale volontà nel risolvere le questioni che in questa tornata sono state tante. Dunque ci rivolgiamo a Lei ancora una volta per sollecitare una soluzione alla nostra ormai antica questione di inquadramento nei profili della III area funzionale per i quali sostenemmo diversi anni fa il concorso. Un accordo sindacati-amministrazione prevedeva che fino ai nuovi concorsi esterni si continuasse ad assumere dalle graduatorie in piedi. Così però non è stato. Da anni ancorati alla speranza che prima o poi si ritornasse a parlare di noi (ci siamo, negli anni, invano attivati affinché questo avvenisse), con grande stupore nell’ultima riunione il Prof. D’Andrea ha parlato di idonei interni, ma con grande delusione solo di una parte di essi…per gli altri?
Cosa dobbiamo pensare? Siamo figli di un Dio minore? A questo punto è chiara la volontà dell’Amministrazione di creare grosse disparità tra i lavoratori, parlando solo ed esclusivamente di 460 lavoratori (idonei B/C1) quando sa bene che la platea è più vasta.
Noi oggi rivendichiamo:
1. Il rispetto degli accordi
2. L’assunzione di tutti gli idonei (anche se scaglionati negli anni, in base alle risorse disponibili, vuoti di organico ecc.).
Quindi scorrimento delle graduatorie fino all’assorbimento degli idonei interni, considerando gli irrisori costi, quasi allo zero, grazie alle posizioni economiche possedute che oscillano fra la III e IV posizione economica della II area cioè pari alla posizione iniziale della III area.
Possiamo apparire un numero elevato di idonei rispetto alla possibilità concreta (economica), ma non dimentichiamo che una buonissima parte dei lavoratori MiBACT è entrata con la L.285 quindi prossima alla pensione. Lo stesso vale per gli idonei. Pertanto la consistenza, da tutte le parti è senz’altro diminuita. Non lasciamoci spaventare dai numeri.
Signor Ministro, faccia in modo che non si crei una spaccatura “fratricida”, non gioverebbe a nessuno.
Nell’attesa di un suo interessamento al riguardo Le porgiamo distinti saluti.
Il Comitato Idonei