| Misurare lo stress da lavoro In Italia, a partire dal nuovo anno, i datori di lavoro, pubblici e privati, saranno chiamati a valutare i rischi per la salute legati allo stress dei propri dipendenti.
Manuale Inail
Circolare 18 novembre 2010
Nota del Ministero del welfare
Accordo Interconfederale 9 giugno 2008
Misurare lo stress da lavoro
In Italia, a partire dal nuovo anno, i datori di lavoro, pubblici e privati, saranno chiamati a valutare i rischi per la salute legati allo stress dei propri dipendenti. A tal riguardo, in base a quanto previsto dall’accordo quadro europeo dell’8 ottobre 2004 (recepito dal nostro paese il 9 giugno 2008) e dal decreto legislativo n. 81/2008, sono state predisposte specifiche linee guida, le quali prevedono che questa speciale forma di valutazione sia suddivisa in due step. Una preliminare, che consiste nella verifica di indicatori oggettivi: le assenze per malattia, gli infortuni, gli orari di lavoro, l’autonomia decisionale, i conflitti interpersonali sul luogo di lavoro, ecc… Il secondo obbligatorio solo nel caso in cui si fosse accertata l’esistenza di criticità nel corso della prima fase. In questo caso, verranno svolti questionari, focus group e interviste. Un intervento di peso se si considera che lo stress colpisce il 22% dei lavoratori dell’UE (40 milioni di persone) ed è la causa di quasi il 60% delle giornate lavorative perse. In Italia, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, le vittime principali sono le donne, con una percentuale doppia rispetto a quella dei loro colleghi.
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