Riforma pensioni: Matteo Renzi

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Libero Rossi
view post Posted on 11/12/2013, 12:29     +1   -1




Riforma pensioni: Matteo Renzi nuovo segretario del Pd pronto al ricalcolo e a modifiche. Ma per i più deboli. Il giorno dopo l'elezione a segretario nazionale del Partito Democratico, il sindaco di Firenze apre alla possibilità di tagliare le pensioni più alte.


. Cosa succederà alle pensioni in seguito all'elezione di Matteo Renzi alla guida del Partito Democratico? Sì, perché il PD è il partito di maggioranza che sostiene il governo Letta e una presa di posizione non può essere politicamente trascurata. Un primo segnale è arrivato dalla registrazione dell'ultima puntata di Porta a Porta. "A chi voglio tagliare le pensioni? A lei che ha il vitalizio da senatore", ha detto il sindaco di Firenze rispondendo a una domanda di Antonio Polito. Poi ha parlato di contributi di solidarietà per i manager che guadagnano 90.000 euro di pensione al mese. Aperture all'ipotesi avanzata dall'economista Tito Boeri di istituire il reddito minimo garantito, dai 400-500 euro al mese, per i cittadini italiani fra i 55 e i 64 anni, da finanziare con il taglio delle pensioni elevate, quelle con tassi di rendimento molto elevati. Un'altra strada da percorrere per trovare la copertura finanziaria sarebbe quella del riequilibrio dei fondi strutturali, rispetto ai quali potrebbe essere aperto un negoziato a livello europeo. Altra possibilità è una riforma strutturale del sistema previdenziale con una pensione minima per tutti e con un innalzamento del valore dell'assegno di quelle attuali.



In parallelo non possono essere trascurati i pensieri di Yoram Gutgeld. Si tratta del 54enne parlamentare del Partito Democratico, consigliere economico di Renzi. A suo dire occorre tagliare le pensioni da 3.500 in su e reinvestire i risparmi nella costruzione e nella gestione di asili nido: "Passare da un modello di servizio basato su trasferimenti monetari a un modello basato su un servizio di assistenza vera, assegnato sulla base di un bisogno reale accertato da un assistente sociale". Non è un caso che in un ipotetico e futuro governo Renzi, si parla di lui come possibili ministro dell'Economia.
 
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carob junior1
view post Posted on 13/12/2013, 09:32     +1   -1




per ora sono solo chiacchiere. Staremo a vedere all'atto pratico quanto e a chi taglieranno e soprattutto quanto é a chi risarciranno...
 
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Libero Rossi
view post Posted on 16/12/2013, 11:13     +1   -1




Super tassa sulle pensioni dei politici. Legge? No, solo una preghiera al loro buon cuore. (E’ UNA VERGOGNA!!! I GIORNALI TACCIONO!, ndr). Nella legge di stabilità c'è scritto: super tassa pensioni anche su quelle dei politici. Ma non è un obbligo, si scopre che è un invito, un "atto di indirizzo", una prece al loro buon cuore. Che i politici di ogni ordine e grado decideranno o no di accogliere ciascuno nella "autonomia delle rispettive Assemblee". Cioè sì ma anche no. Magari non oggi, forse domani.

di www.blitzquotidiano.it


Roma, 13 dicembre 2013. Un emendamento approvato giovedì dalla commissione Bilancio della Camera alla legge di stabilità estende il contributo di solidarietà per le pensioni oltre i 90 mila euro lordi annui ai vitalizi di parlamentari, consiglieri regionali e provinciali. Perché, non era previsto dall’inizio? Sono forse queste pensioni diverse dalle altre? Evidentemente sì, perché gli assegni delle suddette categorie erano sino a ieri salvi. Comunque meglio tardi che mai, l’emendamento stabilisce che anche i politici con vitalizi-pensioni sopra i 90 mila paghino una super tassa del sei per cento, e poi del dodici per cento da circa 130 mila in su e poi del diciotto per cento da quota ancora più alta. Stabilisce ? Neanche per sogno! E’ una mossa, un gesto, una prece. Mica una legge. Una legge che tocca i soldi dei politici non si può fare, la possono fare solo i politici stessi quartiere per quartiere. La Camera per i deputati, Il Senato per i senatori, le Regioni per i consiglieri regionali, I Comuni per quelli comunali. Un invito quindi ad applicarsi la super tassa che vale per tutto gli altri. E un invito, si sa, non è un obbligo. Quindi non è per nulla che le pensioni dei politici siano davvero toccate come le altre perché l’emendamento approvato, nel rispetto “delle autonomie” altro non è che un’indicazione di indirizzo. Saranno le varie assemblee a dover poi decidere, in base al loro buon cuore, se applicarlo o meno. Ogni scetticismo è fondato sulla base di ripetute, costanti e pluriennali esperienze: i politici in carica non tagliano mai un soldo a se stessi, al massimo tagliano qualche soldo ai politici che verranno, quelli del futuro. (IN http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/ric...irizzo-1744151/
 
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carob junior1
view post Posted on 18/12/2013, 21:55     +1   -1




" i politici in carica non tagliano mai un soldo a se stessi, al massimo tagliano qualche soldo ai politici che verranno, quelli del futuro."

per questo motivo restano fino all'ultimo attaccati alla sedia per continuare ad incassare soldi nostri, spostando le elezioni il più lontano possibile...

non c'é altro da fare: al Voto al Voto... oppure Rivoluzione... non vedo nient'altro all'orizzonte
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3 replies since 11/12/2013, 12:29   380 views
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