Statali, il governo: “Aumenti dal 2015” Ma i soldi non ci sono.

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view post Posted on 13/4/2014, 19:46     +1   -1




Statali, il governo: “Aumenti dal 2015” Ma i soldi non ci sono.
di triskel182


statali

Volendo maramaldeggiare si potrebbe dire: #statalestaisereno. Espressione che, da quando Renzi l’ha usata per tranquillizzare Enrico Letta, non invita affatto alla serenità. Non ci sarà alcun blocco dei contratti del pubblico impiego fino al 2020, dice il governo. Ci tiene a ribadirlo più volte dopo le minacce di sciopero generale arrivate dai sindacati: di prima mattina il sottosegretario competente, Angelo Rughetti, via Twitter, poi il ministero dell’Economia con tanto di nota ufficiale. La sostanza è la seguente. Nel Documento di economia e finanza la spesa in stipendi è data sostanzialmente stabile a 162 miliardi di euro per il prossimo quinquennio. Tradotto: in quelle previsioni i contratti degli statali – bloccati dal 2009 con un danno medio di 9mila euro a testa e un risparmio all’ingrosso di 2,3 miliardi annui per l’erario – restano fermi. Niente rinnovi.

Non è il Def la sede per fare questo genere di operazioni, dice il Tesoro: “Il finanziamento delle risorse per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego è effettuato con la legge di Stabilità” e visto che quei soldi non sono stati stanziati per il prossimo triennio “non è tecnicamente possibile considerare i corrispondenti importi nello scenario di previsione a legislazione vigente”, ma questo non è affatto un vincolo a procedere ai rinnovi. Spiega una fonte di via XX settembre: “È evidente che da gennaio, quando scade il blocco dei contratti prorogato da Letta, partiranno i tavoli di confronto”. Riassumendo: l’impegno politico a concedere gli aumenti almeno per recuperare l’inflazione c’è, i soldi ancora no. Andranno trovati in autunno, in quella che un tempo si chiamava Finanziaria: essendo, però, i saldi di bilancio bloccati alle cifre scritte nel Def, ogni euro in più per gli statali andrà trovato tramite tagli di spesa corrispondenti (o aumenti di tasse). Un po’ improbabile visto che il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, già così deve trovare per il 2015 la bellezza di 17 miliardi.

Da Il Fatto Quotidiano del 12/04/2014.

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