Renzino la peste

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Libero Rossi
view post Posted on 8/5/2014, 06:39     +1   -1




– Renzino la peste
Il fulmine di guerra di Rignano,

nato ben prima d’esser concepito,

sa prender per il cul più del caimano

chi di spirito critico è sfornito.
Si trovano dovunque i creduloni,

destra, sinistra, centro, sopra e sotto,

non è question di Renzi o Berlusconi

ma è question di chi nasce sempliciotto.

Il guitto fiorentino è un gran prodigio

nello stilar programmi e dirle grosse

e il preferito gioco di prestigio

son le tre carte sull’ombrello mosse.

E’ sol questione di velocità

e di avere dei gonzi intorno a sé:

l’Italicum sta qui, sta lì, sta là!

Punti il dito e…l’Italicum non c’è.

La stessa cosa val per il Senato,

per la sistemazione delle scuole,

per il Jobs Act, il debito di Stato,

per gli F 35 ed altre fole.

Cronoprogrammi, slide, dichiarazioni,

ultimatum, minacce, avvertimenti,

centinaia di tweet e di concioni

non fanno che produrre slittamenti.

Un di da Floris, l’altro a Porta a Porta,

un altro ancor con la banana in mano,

ovunque fa promesse d’ogni sorta,

ma ogni traguardo è sempre più lontano.

A marzo faccio questo, a aprile quello,

a maggio si conclude anche quest’altro

per poi scoprir che Chiti, un suo fratello,

e un criminale vecchio, ma ancor scaltro,

vogliono sempre fargli dei dispetti

in cerca sol di visibilità.

E’ spesso autor di squallidi trucchetti

degni di un misero quaraquaquà.

“Tolgo il segreto e tutto sarà chiaro!”

Ma non son fatti, son solo parole,

dove ha promesso di puntare il faro

era già tutto chiaro come il sole.

Ci sveli tre mister la tosca stella:

il patto che lo lega al re dei loschi,

chi sono i centoun di Mortadella

ed il background legal Monna Boschi.

“Per spedire il santino elettorale

si pagan da domani i francobolli!”

Poi scopri ch’è una balla colossale

raccontata per ingannare i polli.

La posta elettoral senza esenzione

diventerà realtà ma, guarda caso,

non prima, ma sol dopo le elezioni,

se no ai partiti vien la mosca al naso.

Le leggi per Matteo hanno due facce:

per chi si oppon val quella minacciosa,

per sé e per chi segue la sue tracce

vale la faccia misericordiosa.

“La par condicio a me? Ma che coraggio!

Il farmi rinunciare al match del cuore

giocando a fianco di Antognoni e Baggio

è vessazion di Grillo, un eversore!”

Nel mezzo del cammin della sua vita

riman com’era négli anni felici:

voleva sempre vincer la partita.

Quando perdeva, dicono gli amici,

requisiva il pallone e andava via.

Or che nel cambiar verso è in mezzo al guado

fa come allora il giovane messia:

“O fate quel che dico o me ne vado”.

Che cosa dire al fiorentin statista?

“Evviva! Puoi tornartene a Rignano.

Eccoti l’auto blu, ecco l’autista…,

ma porta via con te Napolitano!”

Carlo Cornaglia

(2 maggio 2014)
 
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