Mogherini Alto Commissario UE: Putin terrorizzato

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shadow600
view post Posted on 30/8/2014, 21:14     +1   -1




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Congratulazioni ad una giovane italiana che assume l’importantissimo incarico di alto rappresentante della politica estera UE, in sostituzione della baronessa Ashton che ha dimostrato che l’UE non ha una sua politica estera. Poiché il nostro ministro degli esteri, ora capo della diplomazia europea, ha esordito a Bruxelles con l’idea di una strategia a lungo termine per fermare l’invasione russa in Ucraina, già si vocifera di un Putin molto preoccupato. Che cosa si inventerà la Mogherini per accontentare il disperato presidente ucraino Poroshenko? Altre durissime sanzioni al gigante russo che se non vende il gas a noi lo gira subito ai cinesi, assetati di energia e pronti a pagare ogni metro cubo il 20% in più? Neanche è scattata la prestigiosa nomina, che la Mogherini deve fare già un po’ di “compiti a casa”, perché Putin se ne infischia delle tremende sanzioni occidentali e minaccia di perdere la pazienza lasciandoci tutti al freddo, questo inverno. Solo l’Ucraina avrà bisogno di 600 miliardi di metri cubi per scaldarsi, senza avere i soldi per pagare la bolletta ai russi e con l’aggravante che la moneta di Kiev (il hryvnia) si è deprezzata del 60% rispetto al dollaro. La Merkel ha promesso a Poroshenko quasi 700 milioni di euro (soldi suoi, spero) ed il FMI è disposto a prestare a Kiev 1,4 miliardi di dollari, ma l’Ucraina avrebbe bisogno di un altro tipo di aiuto “sostanzioso”: l’intervento militare della Nato nella regione separatista e russofona del Donbass (capitale Donetsk) e della fascia costiera del mare d'Azov. Oggi a Bruxelles qualcuno ha bevuto un bicchierino di troppo. La presidente della Lituania, Dalia Grybauskaite, ha detto che se la Russia è in guerra con l'Ucraina, Paese che vuole avvicinarsi alla Ue, allora è in guerra con l'Unione europea. Questa bionda ed intelligente signora dovrebbe spiegarci come e perché l’UE dei 28 membri comprenderebbe anche il territorio e gli interessi di Kiev e come e perché nella difesa della UE dovremmo essere coinvolti anche militarmente con la Nato, la cui alleanza si ferma ad est con la Polonia. Non esiste nessun trattato di difesa comprendente anche Kiev, a meno che un Putin pieno di vodka decidesse di farsi una scampagnata coi suoi carri armati anche a casa della Grybauskaite, a Tallinn o a Riga. Eppure dovremmo aver appresa qualche lezione di buon senso, dopo quella stupida avventura militare in Serbia e in Libia, coi bombardamenti giustificati dalla solita “esportazione della democrazia”. Ora con l’Ucraina nessuno ha voglia di rischiare la pelle o il prestigio personale per intromettersi in un conflitto locale che non finirà con le sole armi delle sanzioni a disposizione della Mogherini, abbastanza intelligente da non infilarsi in una trappola geo-politica più grande di lei.
 
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