| Il Comitato, informa gli Idonei sui risultati dell'assemblea di Roma del 18 giugno 2015:
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FPCGIL MIBACT Claudio Meloni
Una assemblea bella, partecipata e combattiva
Ieri abbiamo partecipato all'assemblea dei lavoratori idonei alle riqualificazioni. La partecipazione numerosissima dei lavoratori interessati, provenienti da ogni parte d'Italia, da sola rende l'idea del successo dell'iniziativa. E rende anche l'idea della crisi organizzativa strutturale del MIBACT, uno spaccato di una condizione professionale penalizzante e che non vede risposte anche in questa delicata fase di riorganizzazione, dalla quale emergono dati impressionanti circa l'età media dei lavoratori, che comporterà, entro il 2020, l'uscita, solo per pensionamenti di vecchiaia, di un terzo del personale con una incidenza esponenziale nella terza area. Lo scorrimento delle graduatorie interne è pertanto una risposta dovuta, e pertanto è positiva la confluenza nell'obiettivo delle organizzazioni sindacali del ministero. Vogliamo però sottolineare che tale aspetto non è l'unico che compone la questione occupazionale e professionale del MIBACT, e pertanto la vertenza va condotta nell'ambito più generale della richiesta di un piano occupazionale adeguato che consenta, agendo sulle leve delle progressioni interne e sui processi occupazionali dall'esterno, di recuperare il turn over e di garantire efficacia alle organizzazioni dei servizi. Da questo punto di vista, attivare immediatamente le progressioni interne consente, sia dall'area prima all'area seconda che dalle seconda alla terza, di affrontare l'emergenza delle gravi carenze in terza area, liberare l'organico dai vincoli derivanti dal soprannumero in prima area e programmare sulla base del piano occupazionale anche il medio periodo, attivando quei concorsi esterni che servono a reperire le professionalità necessarie, e non le figure spot, come i fantomatici direttori di museo che si voleva istituire per decreto e reperire sul mercato internazionale del lavoro. Scriviamo questo in dissenso con alcuni interventi che abbiamo sentito ieri, per i quali occorre unicamente concentrare gli sforzi sugli scorrimenti. È una posizione che riteniamo sbagliata e controproducente: occorre inserire questa vertenza nell'ambito più generale sopra descritto, altrimenti si resta chiusi in un recinto corporativo che, come si è verificato in questi anni, rischia di rimanere sterile nei suoi effetti concreti e isolato rispetto ad un contesto nel quale questa vertenza acquista significanza e dignità in relazione, appunto, alla questione professionale. Detto questo noi siamo assolutamente convinti che questa vertenza debba continuare anche con iniziative di mobilitazione intelligenti, che diffondano la consapevolezza che la soluzione di questo problema specifico è organica alla possibile soluzione dei mali di cui soffre il ministero. Iniziative che naturalmente concorderemo con i lavoratori interessati anche sulla base delle proposte che sono uscite fuori dall'assemblea. In conclusione l'assemblea ha approvato un ordine del giorno che, corredato delle firme dei partecipanti, abbiamo consegnato nella riunione di ieri al DG Angelini affinchè la consegnasse al Ministro Franceschini, al quale ribadiamo l'invito a non sottovalutare queste istanze e al confronto sulle politiche occupazionali, utile, secondo noi, anche ad evitare errori clamorosi come quello, per fortuna rientrato, che abbiamo segnalato rispetto alla vicende del D.L. Enti locali. Infine ancora nessuna novità sulla questione dei comandati, il DG ci ha rinviato alla riunione di oggi del Consiglio dei Ministri, ove sembrerebbe che il problema verrà affrontato. Vedremo. Concludiamo informandovi che lunedì e martedì avremo le prime riunioni di commissione tecnica sugli organici e sulla mobilità volontaria e sollecitando al riguardo l'invio delle osservazioni seguendo le modalità che abbiamo indicato nelle note inviate nei giorni scorsi.
Edited by ISCRITTA - 22/6/2015, 13:09
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