Libero Rossi |
|
| I "500 giovani per la cultura" senza stipendio e status incerto
I famosi '500 giovani per la cultura’, quelli che Enrico Letta ad ottobre 2013 annunciò come una grande novità per l’attività del Mibact, ora sono anche senza stipendio dal mese di Gennaio. Oltretutto, secondo il direttore generale Educazione e ricerca del Mibact, come riporta la Repubblica dei stagisti del 31 Ottobre 2015, non sarebbero (più) tirocini: «il programma "500 giovani per la cultura" non rientra nelle casistiche indicate […] in quanto non si tratta di forma di lavoro né di tirocinio di formazione e orientamento» si legge infatti nero su bianco in una circolare emessa il 15 ottobre, dalla Direzione generale. Ma il Ministero non chiarisce neppure che qualifica dare limitandosi ad affermare nella circolare 62/2015 che si tratterebbe invece «di un programma formativo straordinario che non è equiparabile ad alcuna forma di lavoro dipendente e per il quale non è previsto un contratto bensì la sottoscrizione di un progetto» (che corrisponde alla definizione di tirocinio ndr). Di stagisti parlò sul suo sito proprio l’allora Ministro Bray in un articolo “Perché 500 giovani per la cultura”. Ne scrive Tommaso Montanari su Repubblica:”quei «500 giovani» non hanno ricevuto il loro 'stipendio'. Perché? Perché il combinato disposto della 'riforma' che ha gettato il ministero per i Beni culturali nel caos e la cronica incomunicabilità burocratica tra ministeri (in questo caso, appunto, il Mibact e l'Economia) ha fatto sì che nessuno ora sappia chi deve erogare gli 'stipendi'. Non solo: la confusione è stata tale che le ritenute finora applicate non erano quelle giuste, cosicché i «500 giovani» dovranno pure restituire i soldi al governo. Finalmente, una circolare della direzione Mibact per l'Educazione e Ricerca ha annunciato la soluzione: i centri di spesa saranno "i Segretariati regionali e gli istituti dotati di autonomia". Ma questi ultimi hanno già messo le mani avanti: non hanno i fondi, non hanno i capitoli di spesa, né i conteggi giusti. Morale: i 500 giovani non saranno pagati neanche a marzo, e anzi fonti sindacali dicono che lo stallo potrebbe durare fino a giugno”.
|
| |