Masochisti e-o cialtroni. Continuiamo a farci male

« Older   Newer »
  Share  
Libero Rossi
view post Posted on 5/3/2016, 08:04     +1   -1




“Io stakanovista? È un complimento qui c’è tanto da fare”
ANTONIO FERRARA
CASERTA.
Mauro Felicori, manager della cultura per tre decenni al Comune di Bologna, da ottobre è a Caserta. Chioma bianca, sposato, due figlie, nel capoluogo emiliano è stato capo del Dipartimento economia e promozione della città, animatore dell’Estate bolognese. Fu lui a portare nel 1980 “The Clash” a piazza Maggiore. Un passato da giornalista (in cronaca a “Paese Sera”), ha insegnato gestione dei beni culturali all’università. Alla Reggia di Caserta è arrivato a ottobre 2015 con il compito di fare del monumento vanvitelliano la Versailles italiana. Nelle settimane scorse ha predisposto il nuovo organigramma, distribuendo compiti e riorganizzando gli uffici. Ma la sua gestione non piace ad alcuni rappresentanti sindacali: di qui, l’invio di una dura nota al capo di gabinetto del ministro Dario Franceschini e ai vertici del ministero dei Beni e delle attività culturali con l’accusa di «mettere a rischio il monumento».
Direttore Felicori, si aspettava le accuse?
«Il primo fatto spiacevole è che scrivono ai miei superiori. Ne prendo atto, è uno schiaffo».
Lavora troppo?
«È un complimento, c’è tanto da fare qui che mi sento obbligato a lavorare molto. Lo richiede la situazione in cui si trova la Reggia, ma anche la comunità casertana che sta riscoprendo l’orgoglio civico. Sento una grande responsabilità».
Lei resta fino a tardi in ufficio. C’è rischio per la Reggia?
«Non c’è nessun pericolo per il monumento. Nessuno fa straordinari perché io resto fino a tardi. La Reggia è vigilata 24 ore su 24, sempre. Questa critica è un apprezzamento, sono fiero di dare tutto me stesso per questo incarico. C’è stata una divisione tra le sigle sindacali, penso e spero che non rappresenti il punto di vista dei lavoratori della Reggia, che mi hanno accolto bene e sono tutti motivati. La stragrande maggioranza dei dipendenti è attaccata al proprio lavoro».
Renzi dice: la pacchia è finita.
«I lavoratori sono stati lasciati soli, non sono stati seguiti, negli ultimi tempi il direttore stava a Napoli, e non per sua scelta, ovviamente. Io sono il primo che si sveglia la mattina e l’unico pensiero che ha è la Reggia, e tale resta fino a quando lascia il lavoro. Credo molto nell’esempio. Vedo tante persone motivate, c’è un forte cambiamento».
Come esce l’immagine della pubblica amministrazione da questa vicenda?
«La pubblica amministrazione è il personale che ci lavora. Alla Reggia c’è molto da fare. Pensi che sono più tranquillo per i lavori straordinari sui tetti e sulle facciate che per la pulizia del monumento o la manutenzione ordinaria. Il personale si sta mettendo in gioco per fare il bilancio, non abbiamo un ragioniere, tanti stanno imparando un mestiere nuovo, siamo un’azienda di persone».
Nessuna autocritica?
«Posso avere limiti sul lato organizzativo, sui bilanci. Mi ritengo un dirigente di idee. Detto questo, la cosa di cui vado più fiero è la nomina di Bologna Capitale europea della cultura nel 2000».
Sulla sua pagina Facebook in tanti la vogliono candidare a sindaco di Caserta...
«Di questo non parlo».
Ma è un segno di stima.
«Fa piacere. La Reggia è l’industria di Caserta. Sono un migrante per vocazione che si muove in senso inverso alla geopolitica. Come il mio amico Pier Maria Saccani, che è di Parma ed è il nuovo direttore del consorzio della mozzarella di bufala sempre qui a Caserta: e con lui vado spesso a cena. E mi chiedo: perché Monaco di Baviera sulla birra ha costruito un evento di rilevanza mondiale e a Caserta non si può fare un appuntamento incentrato sulla mozzarella di bufala?».
©
 
Top
shadow600
view post Posted on 5/3/2016, 09:30     +1   -1




Mah! Se questo dirigente si sveglia ogni mattina con l’unico pensiero della Reggia di Caserta, lavorando fino a tardi, mi chiedo se stiamo parlando di un lavoratore appassionato oppure di un maniaco del lavoro. Premesso che ciascun soggetto con mansioni semplici o elevate esprime le sue capacità di rendimento fisico e mentale seguendo una ipotetica curva “a campana”, durante lo svolgimento dell’orario di servizio, farei notare la sostanziale differenza tra i maniaci del lavoro e le persone che semplicemente si possono definire "grandi lavoratori". Un maniaco del lavoro è un caso patologico, da studiare, perché senza lavoro si sente ansioso e depresso, prendendo le distanze da sentimenti indesiderati e relazioni personali. Soggetti simili ritengono che il lavoro sia più importante di qualsiasi altra cosa nella loro vita, tra cui la famiglia e gli amici: si tratta di una sindrome con personalità disturbata e la psichiatria, che studia “l’alcolismo da lavoro” da almeno 50 anni, offre cure adeguate. Per fare un esempio pratico, un lavoratore normale è uno che sogna una vacanza è lavora per essa, mentre un maniaco/ alcolista del lavoro è uno che pensa a lavorare anche quando è in vacanza, se riesce a farsela. Non è un caso che grandi aziende come la Volkswagen e la Toyota abbiano proibito l’uso della posta elettronica e del cellulare aziendale durante il tempo libero, dopo aver capito che lo stress accumulato dai dipendenti nel tempo libero nuoce al rendimento durante l'orario di lavoro. Vorrei chiedere a Renzi di spiegare meglio che cosa intendeva con quella frase ad effetto “La pacchia è finita”: pacchia de che, Pinocchio? Con 1.300 euro al mese e senza il rinnovo del contratto di lavoro?
 
Top
shadow600
view post Posted on 5/3/2016, 20:43     +1   -1




Comunque, esorterei i sindacalisti della Reggia di Caserta a non arrendersi, dopo aver saputo che la Camusso e il Barbagallo hanno preso le distanze schierandosi dalla parte del dirigente. Risparmierei le energie mentali per vigilare su quella cinquantina di milioni di euro (fondo europeo e nazionale) che arriveranno alla Reggia, per restaurare gli stucchi e gli infissi, ma anche per costruire l’albergo, l’ostello, un vero ristorante, un grande bookshop col merchandising, il parcheggio a pagamento con un centro congressi e quant’altro (anche un casinò?), per trasformare il palazzo vanvitelliano in una macchina da soldi. Per mettere in cantiere queste belle idee, ci vogliono tante ore di studio e concentrazione, da mane a sera in ufficio, che neanche Stakanov…
 
Top
Libero Rossi
view post Posted on 8/3/2016, 07:56     +1   -1




La lettera dei casertani

Attached Image: lettera-reggia-640-1 (1)

lettera-reggia-640-1 (1)

 
Top
Libero Rossi
view post Posted on 8/3/2016, 07:58     +1   -1




segue lettera

Attached Image: lettera-reggia-640-2

lettera-reggia-640-2

 
Top
Libero Rossi
view post Posted on 8/3/2016, 08:01     +1   -1




segue e fine

il dibattito:

CITAZIONE
Claudio Pariota
QUESTA E LA STESSA STORIA DELLE ASSEMBLEE. MI SPIEGO: UNA MONTATURA CONTRO I SINDACATI. LEGGETE IL DOCUMENTO E DITEMI SE LA QUESTIONE SOLLEVATA E' INCENTRATA SUL FATTO CHE IL DIRETTORE LAVORA TROPPO! MI PARE CHE CI SIANO NUMEROSI ALTRI PUNTI DI CRITICA MERITEVOLI DI RIFLESSIONE. CIO' CHE MI DA FASTIDIO - ENORMEMENTE FASTIDIO - E' CHE PERFINO GIORNALI DI CARATURA NAZIONALE DANNO COMMENTI CONTRO IL SINDACATO SU FATTI CHE NON ESISTONO. ED ANCORA HO PIU' FASTIDIO VERSO I SEGRETARI NAZIONALI CHE INTERVENGONO SUBITO CONTRO I DELEGATI ED A FAVORE DEL DIRETTORE. MA INSOMMA - AL DI LA DEL TECNICISMO E DELLA PROLISSITA' DEL DOCUMENTO - MA CHE HANNO SCRITTO DI TANTO GRAVE?

CITAZIONE
Ugo de Luca
Claudio meglio una sana critica per aver pestato una merda che la difesa corporativa di una demagogia maniera di fare sindacato di cui siamo tutti, nei propri ambiti lavorativi, veramente stanchi e nauseati. Un abbraccio

CITAZIONE
Libero Rossi
Carissimo Claudio la generosità ti comprende. È vero ciò che tu dici sui giornalisti e sulla operazione sciacalla del Renziberluschino. Ma che dire di quella lettera demagogica e arzigogolata della rsu e sigle? Tanto era strumentale che al primo stormir di fronde tutti sono fuggiti. Quindi un pretesto solo per altro. Problemi quando ci sono si pongono e si risolvono all interno anche con la lotta. Cazzo c'entra Franceschini o la Camusso! ! I problemi di Caserta sono altri compreso il direttore che l ho sentito oggi è mi sembra uno dei tanti parvenus messi per coprire le gravissime carenze Mibact e dei suoi dirigenti interni. Ciò non giustifica il dilettantismo di chi dovrebbe rappresentare e crescere i lavoratori. Il Colosseo non ha insegnato nulla dunque. O meglio ci ha offerto il noioso Donia sui video.

CITAZIONE
Claudio Pariota
Libero ok su tutto. Non sullo schiamazzo per una letterina che per altro solleva i soliti a noi ben noti problemi che abbiamo sempre risolto all'interno. Ho pubblicato sta cosa solo perchè tutta la questione - che al sottoscritto ha gonfiato i maroni - era incentrata sul fatto che le OOss avevano detto che il Direttore lavorava troppo. Non mi pare. Poi tutte le riserve su chi dovrebbe rappresentare e far crescere i lavoratori. Ma tu sai bene gli scontri avuti con questi tipi....


Edited by ISCRITTA - 8/3/2016, 13:50

Attached Image: lettera-reggia-640-3

lettera-reggia-640-3

 
Top
shadow600
view post Posted on 9/3/2016, 07:40     +1   -1




D'accordo, questi firmatari non brillano per le loro doti epistolari, ma vorrei evidenziare ancora una volta l'atteggiamento della Camusso e del Barbagallo che, incapaci di portare uno straccio di risultato ai lavoratori pubblici sempre più maltrattati, hanno perso l'occasione ed il buon gusto di tacere, anzichè criticare questa iniziativa epistolare che non sarà il massimo dell'eleganza lessicale, pur raccontando il malessere vissuto tra i lavoratori. Nonostante gli schiaffi presi dal governo, questi due sopravvissuti grazie alla dabbenaggine di tanti iscritti, saranno più credibili quando porteranno a casa un decente rinnovo del nostro contratto mummificato e quando spiegheranno ai loro tesserati come viene gestito l'enorme giro d'affari derivante dal patrimonio immobiliare, dai caf/patronati e dai fondi europei di formazione professionale. Potranno mettere bocca quando saranno disposti a pagare una "patrimoniale" su tanta ricchezza, per aiutare tanti lavoratori alla fame. Sono andato fuori tema? Si, ma una bella patrimoniale a questi signori che "prendono le distanze" senza pagare le tasse, non farebbe male per niente.
 
Top
6 replies since 5/3/2016, 08:04   284 views
  Share