Dario Fo ricorda Gianroberto

« Older   Newer »
  Share  
ISCRITTA
view post Posted on 13/4/2016, 09:02     +1   -1




Dario Fo ricorda Gianroberto
13/04/2016 di triskel182



Casaleggio

Quando si parla di Gianroberto i giornalisti tendono a classificarlo quasi subito come l’ideologo, il guru, del MoVimento 5 Stelle. È la definizione più banale e ovvia che si possa pensare. Bisogna partire da un fatto importante, la sua cultura. Era un uomo di una conoscenza straordinaria, leggeva tutto quello che riteneva fosse importante sapere, faceva collegamenti molto acuti fra i vari testi e aveva un modo di esprimersi riguardo alle diverse situazioni mai banale e prevedibile. Mi capitava spesso di chiedere se avesse letto dei particolari libri che ritenevo importanti, e non azzeccavo mai un documento che lui non conoscesse già, tanto che un giorno gli ho detto: “Ascolta, fai più presto a dirmi quello che non conosci, così non mi metti più in imbarazzo”.
Spesso diceva che era impreparato a dare un giudizio su certi argomenti, e questo denota una modestia, un’umiltà che è difficile trovare nell’ambiente della politica comune.
Un altro tratto del suo carattere che posso testimoniare è la generosità nel modo di comportarsi, specie di fronte ad alcuni momenti tragici della vita del nostro paese.
Inoltre evitava le dichiarazioni roboanti e preferiva analizzare prima di definire.
Quando gli chiedevo notizie sulla sua salute cercava di non dare molto peso al problema, diceva: “Sì, non va tanto bene ma speriamo di migliorare”.
A me, personalmente, manca molto. È un baratro nella mia memoria.
La sua scomparsa è una perdita gigantesca per il Movimento, e non so immaginare quali conseguenze possano verificarsi, ma sono certo che le persone straordinarie che ne fanno parte, specie i giovani dell’ultima generazione, saranno in grado di proseguire sulla giusta via.

Da beppegrillo.it
 
Top
shadow600
view post Posted on 13/4/2016, 14:33     +1   -1




Non è la fine del mondo, perché da persona intelligente quale era, Casaleggio non volle fondare un partito simile a quelli già esistenti, ma un dirompente soggetto politico dotato di “vita propria”, perché alimentato dal lavoro piuttosto implacabile di tanti semplici cittadini protagonisti: la potenza della rete, come amava ripetere. Senza il suo ideologo, il Movimento ha Beppe Grillo che promette un futuro che possa coinvolgere altre persone che desiderano affondare i denti su un sistema irreparabile, perché marcio e corrotto.
P.S.
Nel 2001 la Lega Nord ha perso il suo Gianfranco Miglio eppure non si è dissolta, anzi…
 
Top
1 replies since 13/4/2016, 09:02   130 views
  Share