Le bufale sulle pensioni di reversibilità

« Older   Newer »
  Share  
ISCRITTA
view post Posted on 18/5/2016, 14:36     +1   -1




Le bufale sulle pensioni di reversibilità
(Marco Palombi)
di triskel182


I soldi, La destra gioca sui costi della nuova legge, ma mente: lo dice l’Inps.

L’ultima frontiera dei contrari alle unioni civili – destra religiosa o soi-disant religiosa in primis, ma anche un pezzo di quel che resta di Forza Italia – è il loro costo: pensioni di reversibilità, maggiori sgravi Irpef e altro. Ammesso che si possa negare un diritto in base al suo costo – cosa pacificamente esclusa dalla Costituzione – come vedremo si tratta di spiccioli.


Alla base delle ultime recriminazioni e della richiesta di ritorno alle Camere del testo (avanzata, ad esempio, dal senatore Lucio Malan) ci sono le dichiarazioni del presidente dell’Inps Tito Boeri: “C’è un impatto sui conti, ed è inevitabile che ci sia, ma è nell’ordine di qualche centinaio di milioni di euro ed è quindi sostenibile”. Apriti cielo. Centinaia di milioni? “Ma se le coperture ammontano solo a 25 milioni tra dieci anni… La legge va bloccata per incompatibilità con l’articolo 81 della Costituzione (pareggio di bilancio, ndr)”, dice Malan, che poi butta lì la sua stima: nel decennio il costo delle unioni civili è di quattro miliardi e mezzo.

Chi ha ragione? Tutti tranne Malan. La Relazione tecnica vidimata dalla Ragioneria generale dello Stato certifica 22,7 milioni di costi totali da qui al 2025 per un numero di pensioni in essere tra dieci anni pari a 640 (10.257 euro all’anno l’importo medio). Le coppie coinvolte – secondo la Ragioneria – saranno 16.750 quest’anno, quasi 28 mila nel 2018 e 67 mila in tutto nel 2020.

Sostiene Malan che i dati della Ragioneria sono sbagliati e che il costo – invece di ammontare a 130 milioni in totale in un decennio – tra sgravi Irpef, assegni familiari e reversibilità è invece di 4,5 miliardi. Un’enormità. Il senatore di Forza Italia, per farsi forza, cita le parole di Tito Boeri. Ma cosa dice davvero Inps nel documento consegnato al Parlamento? Che ha ragione la Ragioneria generale e torto Malan. Intanto i numeri dei soggetti interessati alla nuova legge: l’istituto previdenziale cita Paesi comparabili come Germania e Inghilterra dove le unioni civili riguardano rispettivamente 67 mila e 35 mila coppie. Il dato tedesco è più o meno quello del ministero della Giustizia vidimato dalla Ragioneria (65 mila): per Inps, tenendo presente che l’Italia ha venti milioni di abitanti meno della Germania, usufruiranno della legge “un numero di coppie pari a 30 mila a dieci anni dall’entrata in vigore. Tale numero converge all’anno 2033 verso le 50 mila coppie”. Il costo che l’Istituto previdenziale calcola sulla base di queste previsioni (e di alcune ipotesi ponderate su età, reddito e tipologia di lavoro) sono le seguenti: il costo tra il 2016 e il 2025 a fini previdenziali è di 25,3 milioni, cioè esattamente lo stesso vidimato dalla Ragioneria generale. Et pour cause: gliel’ha fornito l’Inps. Ma allora, si dirà, perché il presidente Boeri parla di “centinaia di milioni”?

Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 17/05/2016.
 
Top
0 replies since 18/5/2016, 14:36   151 views
  Share