il nuovo che avanza...finalmente(?): dimisisoni dal Consiglio superiore

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Libero Rossi
view post Posted on 28/5/2016, 09:09     +1   -1




Pochi bibliotecari in bando assunzioni, dimissioni al Mibact
Lasciano Solimine, Matthiae, Bellingeri, Roncaglia, Guerrini
ROMA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Troppo pochi i 25 posti per bibliotecari previsti nei bandi per le 500 nuove assunzioni pubblicati due giorni fa dal Mibact. E' la denuncia di Giovanni Solimine, esperto del settore biblioteche, che in una lettera al ministro della cultura Dario Franceschini annuncia le sue dimissioni dal Consiglio superiore per i beni culturali e sottolinea: "In queste condizioni la mia presenza è inutile". E non è il solo: con un'altra lettera, a più firme, lasciano per gli stessi motivi il loro incarico anche i quattro professori del comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali Mauro Guerrini (presidente), Luca Bellingeri (vicepresidente), Paolo Matthiae (membro) e Gino Roncaglia (membro). (ANSA).
LB/ S0B QBXB

Pochi bibliotecari in bando assunzioni, dimissioni al Mibact (2)
ROMA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Il bando per il reclutamento di 500 funzionari "è un altro successo riconducibile alla sua presenza", premette il professor Giovanni Solimine nella sua lettera a Franceschini, puntando però il dito sulla scelta di prevedere in quest'ambito solo 25 bibliotecari "e cioè una quota assolutamente residuale rispetto alle risorse destinate ad altri settori, senza tenere minimamente conto delle esigenze oggettive del comparto delle biblioteche". Per giunta, fa notare il professore, nella ripartizione dei posti non si è considerato che l'attuale età media tra i bibliotecari è particolarmente alta ("il 63% supera i 60 anni) tanto che "nell'arco dei prossimi cinque anni circa il 60% dei bibliotecari attualmente in organico lascerà il servizio e solo nel corso del 2016 sono previsti 37 pensionamenti". Di qui il j'accuse: "Per una questione così rilevante come l'attribuzione di risorse umane ad un settore ormai giunto al collasso non si è ritenuto di usare altri parametri se non quelli aritmetici" e la conseguente decisione di lasciare. Altrettanto severa la critica del comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali presieduto da Mauro Guerrini, secondo cui in questa situazione "appare in serio pericolo l'effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari" e "lo stesso futuro di molte delle principali biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la possibilità di esse di continuare a poter svolgere un adeguato servizio al pubblico ed a favore dell'intera comunità nazionale". I quattro professori fanno l'esempio di Lazio e Toscana, "dove è concentrato il più alto numero di biblioteche pubbliche statali": qui, sottolineano, le carenze di organico ammontano "a 37 unità, a fronte delle 15 per le quali è prevista l'assunzione". Da qui le dimissioni dei saggi "nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della sostanziale inutilità dello sforzo fin qui intrapreso". (ANSA).
LB/ S0B QBXB

Emergenza cultura, Bando assunzioni Mibact dimentica il Sud

Piattaforma, Franceschini riveda piante organiche su necessita'



(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Un bando che 'condanna a morte interi
settori del 'patrimonio storico e artistico della Nazione'' e
taglia fuori 'da ogni prospettiva di sviluppo parti cruciali del
Paese'. Con un durissimo documento la piattaforma Emergenza
Cultura spara a zero sul concorso per 500 assunzioni di
funzionari lanciato due giorni fa dal Mibact e torna a chiedere
'una revisione delle piante organiche che parta dalle reali
esigenze di tutela del patrimonio culturale'.
Vengono segnalati i pochi posti riservati alle biblioteche
('solo 25 per tutta Italia') e agli storici dell'arte (40 in
tutto). Ma il dato piu' rilevante, viene sottolineato, 'e' la
rimozione radicale del Mezzogiorno'. La Campania, accusa in
particolare l'associazione, che ha tra i suoi promotori lo
storico dell'arte Tomaso Montanari, 'avra' zero storici
dell'arte. Come la Puglia, l'Abruzzo, la Calabria: alla
fortunata Basilicata ne tocchera' uno, al Molise due'. Non solo:
'Se guardiamo agli archivisti (che pure sono in tutto 95: e meno
male, dato lo sfascio terribile dei nostri depositi di memoria),
constatiamo che nessuno di questi posti tocca alla Campania,
alla Puglia, all'Abruzzo e alla Calabria. Regioni a cui non
tocca, va da se', nemmeno uno dei pochissimi bibliotecari'.
Una situazione che, secondo Emergenza Cultura, 'e' frutto
'della arbitraria riduzione delle piante organiche operata da
Franceschini' e che al Sud sarebbero gia' complete. 'Ma chiunque
viva in quelle regioni e' testimone di una situazione di sfascio
inimmaginabile: le biblioteche, gli archivi e il patrimonio
artistico diffuso del Mezzogiorno sono inaccessibili e in rovina
proprio a causa della penuria di personale, oltre che di
finanziamenti ordinari'. Al contrario vengono fatti notare 'i
numerosissimi posti riservati al Lazio ministeriale'. Oggetto di
denuncia anche la procedura della selezione fissata dal bando
nella quale si chiede 'di predisporre un atto amministrativo'
'non si punta, cioe', sulla preparazione scientifica, ma su una
competenza amministrativa che si dovrebbe semmai invece imparare
una volta entrati nei ranghi del Ministero'.
(ANSA).


Mibact: M5S, dimissioni conseguenza sordità governo
ROMA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Le dimissioni dal consiglio superiore di Giovanni Solimine e dei professori del comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura, "sono la diretta conseguenza dell'assoluta sordità e mancanza di dialogo che il governo e il ministro Franceschini hanno dimostrato in questi due anni nei confronti del mondo della cultura". Lo scrivono in una nota i parlamentari M5s in commissione cultura. "Gesti, quelli delle dimissioni, che giungono al termine di un percorso che al mondo della cultura è ben chiaro. Quando mancano le risorse, si è impossibilitati a compiere decentemente il proprio operato o ad avanzare proposte per il bene del nostro patrimonio le risposte possono essere solo due: o l'assoggettamento o il rifiuto. Dal mondo della cultura - concludono i parlamentar M5s- arriva un messaggio di coraggio e libertà che auspichiamo sia il preludio di un generale scatto d'orgoglio nei confronti di un Governo accentratore e incurante delle istanze dei cittadini e degli operatori del comparto"(ANSA).
LB/ S0B QBXB

Franceschini a dimissionari, bando assunzioni svolta Mibact
(V. 'Pochi bibliotecari in bando assunzioni...' delle 16.38)
ROMA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - "La prossima assunzione di almeno 25 funzionari bibliotecari è un avvenimento molto significativo per questo Ministero, che non si verificava da circa venti anni". Il ministro della cultura Dario Franceschini, secondo quanto risulta all'ANSA, risponde così ai professori che in disaccordo con le scelte del bando per le 500 nuove assunzioni gli annunciano le dimissioni dal consiglio superiore dei beni culturali. E mentre difende l'operato del Mibact ("era l'unica scelta possibile") e chiede ai professori di ritirare le dimissioni, anticipa che "entro l'estate" sarà messo a punto il nuovo decreto ministeriale sulle dotazioni organiche: in quella sede, assicura, "saranno considerate le esigenze rappresentate da tutti i settori, incluso quello delle biblioteche". Non solo: il decreto interministeriale di disciplina della procedura concorsuale, fa notare il ministro, "prevede espressamente che la graduatoria degli idonei sarà pari al 100 per cento dei vincitori. Dunque, un semplice scorrimento della graduatoria potrà consentire di assumere fino a 50 bibliotecari". (ANSA).
LB/ S04 QBXI

>>>ANSA/ Dimissioni e proteste, è polemica su concorso Mibact
Lasciano membri Consiglio superiore. Ministro, bando è svolta
ROMA
(di Silvia Lambertucci) (ANSA) - ROMA, 27 MAG - Le biblioteche umiliate con un numero troppo esiguo di posti a concorso, il meridione "dimenticato", gli archeologi contro una procedura che "penalizza i più esperti". Due giorni dopo la pubblicazione online dei bandi, è polemica sull'epocale concorso da 500 posti lanciato dal Mibact di Dario Franceschini, con 5 professori del Consiglio superiore dei beni culturali e annesso Comitato tecnico scientifico per le biblioteche che annunciano le dimissioni in blocco, associazioni che protestano, gli archeologi che valutano l'impugnazione. Il ministro fa muro: il concorso "è una svolta", al Mibact non si assumeva da 20 anni, ribadisce rispondendo punto punto ai professori dimissionari. Meglio di così, al momento, non si poteva fare. Anche se entro l'estate, assicura, arriverà "il nuovo decreto sulle dotazioni organiche" e lì "saranno considerate le esigenze rappresentate da tutti i settori". Tant'è, il primo a firmare le dimissioni, con una lunga e sofferta missiva, è Giovanni Solimine, studioso esperto di biblioteche, nominato proprio da Franceschini, poco più di un anno fa, nel Consiglio superiore. Punta il dito sui 25 posti riservati nel bando ai bibliotecari, "una quota residuale", lamentando che "per una questione così rilevante come l'attribuzione di risorse umane ad un settore ormai giunto al collasso non si è ritenuto di usare altri parametri se non quelli aritmetici". Sulla stessa linea anche la lettera firmata dai quattro professori del Comitato tecnico, Mauro Guerrini (presidente), Luca Bellingeri, Paolo Matthiae, Gino Roncaglia. In questa situazione, scrivono annunciando anche loro le dimissioni, "appare in serio pericolo l'effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari". E non solo: "Lo stesso futuro di molte delle principali biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente compromesso". Emergenza Cultura, la piattaforma lanciata dallo storico dell'arte Tomaso Montanari, va giù dura: "Un bando che "condanna a morte interi settori del 'patrimonio storico e artistico della nazione'" e taglia fuori "da ogni prospettiva di sviluppo parti cruciali del Paese", in particolare il Mezzogiorno. Mentre l'Associazione Nazionale Archeologi valuta l'impugnazione del bando, la Confsal Unsa se la prende con i costi dell'operazione ("è spreco, intervenga Renzi") e i parlamentari M5s in commissione cultura sottolineano che le dimissioni "sono la diretta conseguenza dell'assoluta sordità e mancanza di dialogo che governo e Franceschini hanno dimostrato nei confronti del mondo della cultura". Il ministro non si scompone. E' stata fatta "l'unica scelta possibile", sottolinea rispondendo ai professori. "La distribuzione dei 500 posti tra i 9 profili contemplati dalla legge - scrive - è stata compiuta secondo l'unico criterio possibile: l'equa e proporzionale assegnazione di risorse umane a ciascun profilo". Tanto più che i 500 posti, fa notare, non bastano a coprire le carenze del Mibact, che "ammontano a 773". Per le biblioteche comunque, non è detto che si faranno solo 25 assunzioni: "Il decreto interministeriale di disciplina della procedura concorsuale prevede espressamente che la graduatoria degli idonei sarà pari al 100 per cento dei vincitori. Dunque, un semplice scorrimento della graduatoria potrà consentire di assumere fino a 50 bibliotecari".

calce la lettera di dimissioni inviata al Ministro Franceschini da parte dei membri del Comitato tecnico scientifico Biblioteche e Istituti culturali.



All’on.le Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini



Il Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali esprime tutto il proprio sconcerto ed un profondo disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per funzionari bibliotecari pubblicato ieri sul sito del MiBACT, in base al quale, nell’ambito del concorso per l’assunzione di 500 nuovi funzionari, è stato previsto il reclutamento di 25 (venticinque) unità da inquadrare nel profilo di funzionario bibliotecario.

Pur essendo consapevoli dei vincoli imposti alla procedura di reclutamento, che doveva necessariamente tenere conto delle tabelle organiche approvate con d.m. 6 agosto 2015, tale scelta, oltre a non tener in alcun conto le nuove competenze ed esigenze funzionali derivanti dall’approvazione della Legge n. 125/2015, che ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni in materia di tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal successivo d.m. 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze archivistiche in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra infatti rispettare nemmeno gli scollamenti ad oggi esistenti fra quanto previsto dalle nuove dotazioni organiche (che pure come più volte affermato si sono limitate a “fotografare” la situazione esistente, prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) ed il personale in effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai quali il reclutamento avrebbe dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25 previste.

In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo l’effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari, lo stesso futuro di molte delle principali biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la possibilità per esse di continuare a poter svolgere un adeguato servizio al pubblico ed a favore dell’intera comunità nazionale. Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è concentrato il più alto numero di biblioteche pubbliche statali, comprese le due Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire l’erogazione dei servizi bibliografici nazionali, la carenza in organico di figure di funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a fronte delle 15 per le quali è prevista l’assunzione.

Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della sostanziale inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle nostre più importanti e significative biblioteche, anche attraverso l’elaborazione di specifiche proposte di intervento che in ogni caso non possono prescindere dal ricorso ad un adeguato personale tecnico scientifico, per quanto sopra esposto i sottoscritti, componenti del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche gli istituti culturali, con la presente si vedono pertanto costretti, seppur con grande rammarico e dispiacere, a rassegnare le proprie dimissioni da tale organo, non ritenendo in una tale situazione di poter più fornire alcun utile contributo al futuro delle nostre biblioteche statali.

Prof. Mauro Guerrini, presidente

Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente

Prof. Paolo Matthiae, membro

Prof. Gino Roncaglia, membro
 
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