| Negli ultimi mesi i sindacati con la CGIL in testa ci hanno tediato lottando per il falso problema dell’abolizione dei voucher, buoni per pagare legalmente, ad esempio, una colf ad ore o un insegnante per le ripetizioni ad un figlio: si tornerà al lavoro in nero. L’abolizione dei voucher per calata di braghe governative è stata la grande, epica vittoria della CGIL, che deve tacere, però, sull’effettivo rinnovo contrattuale che aspettiamo da 8 anni e su altre vertenze nazionali ancora in sospeso. Intanto, chi ha versato all’INPS già 41/42 anni di contributi effettivi, come me, si vede rapinare ogni mese dalla busta paga la trattenuta previdenziale che non aumenterà di un solo euro la futura pensione che sarà calcolata soltanto in base ai 40 anni di contributi. Con quella legge di merda scritta dalla Fornero, gente come me stà pagando inutilmente una tangente all’INPS, che si vanta di aver “concesso” (o “con-cesso”), ai lavoratori anziani di 63 anni, di poter andare in pensione prima dei 66 e 7 mesi attualmente previsti: un vero affare, strombazzato dai sindacati, quasi un favore concesso dal governo buono che si preoccupa sinceramente di chi lavora in età avanzata, uscando da casa tutte le mattina magari con la stampella e/o col catetere (io no, grazie a Dio). E poi, questi vecchietti futuri parassiti sulle spalle dell’INPS, cosa ci dovranno fare con tutti quei soldi della pensione? Viaggi no, cinema, teatri e concerti neanche, spese per la casa superflue, quando per mangiare poche fette di pan carrè con la marmellata o con lo stracchino saranno più che sufficienti, per riempire lo stomaco….Se non sono riuscite le banche, come Etruria, Veneto, Vicenza, Montepaschi, a svuotare le tasche dei vecchietti indefessi, allora ci pensa l’APE, un vero capolavoro di ingegneria truffaldina escogitato dal governo con la connivenza dei sindacati che, in cambio di varie gratitudini, hanno piazzato pure una ignorantona al ministero della Pubblica Istruzione.
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