Rai ed altri disastri

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view post Posted on 5/8/2016, 15:30     +1   -1

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Cosa succede alla Rai? Avvicendamenti e spostamenti , cambiamenti ai vertici e tutto quanto fa audience si manifestano come un imponente operazione di "mercato" che cancella dalla RAI 3 presentatrici storiche e di innegabile professionalità come la Berlinguer ed altri, giornalisti scomodi per la "campagna" promozionale di partito. Giannini si definisce "rottamato" così' come da lessico renziano, Floris migra verso altri lidi ed una trasmissione interessante come Ballarò sarà sostituita da qualche talk show al servizio dei politici di turno (che si fingono al di sopra delle parti) o da svaporate veline travestite da gentildonne. L'epurazione, degna delle purghe di qualche "lontana" dittatura, sembra non sia stata così radicale nemmeno ai tempi di Berlusconi!
L'informazione, o meglio "la disinformazione", muoverà i suoi passi verso il paventato pensiero UNICO: Renzi ripeterà se stesso all'infinito in una sorta di recita autocelebrativa, tra l'altro interpretata rubacchiando idee e obiettivi a destra ed a manca (è proprio il caso di dirlo), così che il risultato sia verosimile e che la parodia appaia, ancora una volta, come la sola verità possibile. Da una sua ammissione, legge blog e comunica con le persone, serve per tastare il polso al sistema Italia per poi riportarlo in una serie di twitter...Ricordate quella freddura delll'uccellino? Cosa fa un grosso uccello sopra un albero? CIOP CIOP CIOP!
Ma non è solo dalla Rai che si mostrano defezioni, forzose o meno: Crozza e Floris lasciano la 7 e viene da chiedersi perché..Che ci sia una epidemia in atto? L'aria è davvero troppo pesante? O è semplicemente l'ultimo atto di un azzeramento completo del giornalismo autentico? O forse tutto questo bolliva in pentola già molto, ma molto prima, nella mente diabolica di una occulta regia? Certo è che i nuovi arrivi saranno, come il mostro di Frankestein, degli ibridi con il capo renziano e gli arti presi quà e là tra i nuovi mercenari..Diranno sempre di sì e faranno la marcetta a tempo di musica, la stessa musica per le stesse orecchie.
Intanto Floris e Crozza guadagneranno tanti bei soldoni, dato che ogni tanto, tra i mecenate, nasce un uomo intelligente.
Alla Rai invece, come nel Mondo Nuovo, tutto trasmetterà come da un solo un canale, che come per la Tivù Nord Coreana affermerà la grandezza del dittatore e la sua divinità....E guai a dubitarne!
C'era quella battuta che recita: "Camminano sempre in coppia"...Questa volta sono in soprannumero!
 
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shadow600
view post Posted on 8/8/2016, 12:48     +1   -1




Cosa succede alla Rai? Niente di nuovo, direi. Il copione delle sostituzioni con le nuove nomine va avanti da 60 anni, da quando anche gli italiani hanno conquistato il televisore coi contenuti scelti, censurati o propagandati dalla maggioranza politica di turno, che coi soldi nostri sfrutta le reti per lavare i cervelli dei telespettatori al fine di conservare il potere più a lungo. Per quanto me ne possa importare, non capisco che c’hanno da frignare le varie Berlinguer, Floris e Giannini, se il capobastone che ora comanda a Palazzo Chigi vuole fare un po’ di pulizia come meglio gli conviene. Anche questi personaggi esiliati, ma sempre ben pagati, a loro volta furono scelti per il loro colore politico diviso dal leccaculismo da una linea molto sottile. Il rosso va ancora bene nella Rai per agguantare uno stipendio, ma la differenza sta nella tonalità di quel rosso, che nell’era renziana è diventato un po’ “rosè”: fuori quindi i “compagni” ossi-rossi, che tuttavia mai disdegnano certi stipendi che il popolino dei contribuenti se li sognano. Qui è la schifezza e mi piacerebbe tanto sapere dalla inutile commissione di vigilanza che cosa fa di eccezionale ogni mese un Campo Dall’Orto, un Carlo Conti o una Maggioni per portarsi a casa quelle vagonate di soldi che neanche Obama, la Merkel, Hollande e Mattarella guadagno. Tutti tacciono, su questo schifo di come viene speso il nostro canone, con mezzetacche capaci di confezionare programmi da tv-spazzatura o le visioni di vecchi spettacoli e film stravisti decine di volte dai poveri telepaganti. A comandare su questa TV “pubblica” e “generalista” c’è un manipolo di soggetti mai eletti dal popolo, ma “nominati” per concessione quirinalizia e sorretti da una maggioranza di parlamentari abusivi, perché siedono là senza tener conto della sentenza 1/2014 della Consulta, che disse che quel mercato parlamentare andava chiuso per l’illegittimità del “Porcellum”.
 
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view post Posted on 8/8/2016, 13:49     +1   -1

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Io credo che l'obiettività, la franchezza e la libertà di esprimersi siano fondamentali, a prescindere dal colore politico.. Soprattutto per me sono le persone che contano, che siano convincenti o meno è una loro prerogativa, non un elemento a carattere pubblicitario per imbonitori. Ho apprezzato moltissimo Indro Montanelli, giornalista di destra, per l'indomito coraggio che lo distinse quando le tivù e la stampa berlusconiane dettavano le regole: lui era contro la stampa ruffiana, contro i media ruffiani. Siamo alle solite, ci sono uomini, ominicchi e quaqquaraqqua ed invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. La Berlinguer ha sempre espresso con misura e chiarezza l'immagine della rai, così come Gramellini che sulla stampa si è schierato apertamente contro il comportamento impunito di alcuni rom, malgrado sia una persona molto equilibrata nelle sue esternazioni. C'è un limite invalicabile tra buon gusto ed esagerazione, tra le regole reali e quelle che sono presenti solo nell'orticello di chi la comanda. Effettivamente se per qualcuno cancellare persone degne, come avvenne per Biagi ai tempi di Berlusconi e più clamoroso ancora con un presentatore di tutt'altra natura come Buongiorno, significa ridisegnare a sua immagine il profilo del paese, siamo davvero poco incisivi nel nostro giudizio che dovrebbe travalicare le "posizioni" politiche estreme per trovare un saggio compromesso tra "qualità" reali e virtuali, nell'ultimo caso quelle che compaiono sui giornaletti scandalistici con la "saga" delle imprese dei Vip ed il loro imperversare con foto più o meno osè. L'informazione non si riduce a pettegolezzi, ad attributi fisici o a sterili polemiche...L'informazione è e dovrebbe essere una cosa seria, a prescindere dal colore politico di appartenenza e questa è una cosa che riguarda un impegno costante che appare evidente nelle persone capaci, al di là delle menzogne e della macchina del fango...
Mi risulta che un tempo esistevano tavoli di confronto, dibattiti e decisioni concordate all'unanimità. Vorrei tanto sapere perché oggi si teme il contraddittorio faccia a faccia e molti, per evitarlo comunicano con facebook, twitter etc. Che le ultime generazioni di politici siano fifone? Oppure il termine "confronto" è più semplicemente ignorato?

Edited by Sunny day - 8/8/2016, 15:29
 
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