| Meloni scrive:
Piano assunzionale: non si accettano prese in giro
La nostra lettera di richiesta chiarimenti sul budget assunzionale ordinario disponibile per il Ministero e sul suo programmato utilizzo ha avuto il merito di far venire allo scoperto l’Amministrazione su un punto delicatissimo, che impatta anche sulle legittime aspettative dei lavoratori interni. Abbiamo scoperto, con una certa sorpresa, che l’Amministrazione su questo punto ha fatto tutto da sola. Ovvero ha prodotto una bozza di DPCM che prevede: 100 assunzioni di funzionari amministrativi provenienti da una graduatoria RIPAM FORMEZ; 200 ulteriori assunzioni dal concorso dei 500, che diventano 700; 7 riammissioni in servizio; nulla per gli scorrimenti interni. Oltre a questi abbiamo registrato la mobilità di 91 lavoratori provenienti dalla ex Province (che gravano sul budget assunzionale insieme al personale ex comandato dalla Scuola) e 120 dall’ex CFS a cui si stanno aggiungendo altre 15 unità che erano rimasti senza collocazione nella prima fase di mobilità (che non gravano sul budget assunzionale). I lavoratori provenienti dal CFS che ritengono di avere avuto un inquadramento non coerente possono presentare domanda di revisione, producendo la documentazione che attesti la differente provenienza professionale. Al riguardo, fermo restando il fatto che ogni processo assunzionale è il benvenuto in un organico che allo stato registra ormai 3000 unità in meno rispetto alla dotazione teorica, la nostra sorpresa deriva dal fatto che a noi non è arrivata alcuna informazione e, se non avessimo scritto la lettera, probabilmente non ci sarebbe arrivata se non a cose fatte. E deriva dal fatto che, malgrado gli impegni assunti dal Ministro in persona, ogni volta che si crea una opportunità per realizzare l’obiettivo dello scorrimento delle graduatorie interne, la stessa viene sistematicamente esclusa nella programmazione relativa. Ci è stato detto che ancora c’è una disponibilità economica sul budget assunzionale 2016 e allora non ci sono più scuse: devono a questo punto dirci cosa hanno intenzione di fare su questa partita e, se non intendono procedere, lo devono chiarire una volta per tutte perché altrimenti è una presa in giro per i lavoratori. Ribadiamo: poiché i Ministeri hanno riacquisito le facoltà assunzionali ordinarie e considerati i concorsi esterni in atto, il Mibact non ha bisogno di alcuna norma specifica e può procedere in applicazione dell’art.24 del D. Lgs. 150/2009 allo scorrimento che teoricamente può arrivare ad un numero pari alle assunzioni dall’esterno. Gli unici due paletti sono la disponibilità di risorse (e ci è stato assicurato che ci sono) e la disponibilità di posti in organico. Noi non ci appassioniamo più di tanto ai numeri, ci pare però del tutto riduttivo ridurre la questione a 460 idonei quando questi complessivamente sono 2150. Chiediamo semplicemente una programmazione che tenga conto del fabbisogno e non chiediamo certo assegnazioni in soprannumero. Anche in questo caso, immancabilmente, abbiamo assistito ad una rivendicazione di meriti: è vero che sta riprendendo il flusso occupazionale dall’esterno, ma, a nostro avviso siamo ancora al minimo delle possibilità. Ricordiamo che la gestione Rutelli fruttò un concorso che poi assorbì più di 1000 lavoratori immessi nei ruoli, ma questo non ha certo impedito la situazione attuale, visto che viaggiamo alla media di 500/600 cessazioni annuali. Quindi noi chiediamo una programmazione sul medio periodo e, in tale contesto, la necessità di agire anche sulle possibilità interne: se non ci sarà risposta su questo punto allora sarà chiaro che viene disatteso un preciso impegno verso i lavoratori. Pertanto attendiamo una informativa sulle risorse disponibili e poi tireremo le somme su questa vicenda dove ciascuno si dovrà assumere le proprie responsabilità.
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