| Abbiamo ucciso un giovane crociato....Questa la frase dei tagliagole dell'Isis per l'assassinio di Lorenzo Orsetti, 33 anni, volontario nell'esercito curdo contro i terroristi a Baghouz. Così mentre il clamore mediatico onora Rami, adolescente egiziano per il suo atto eroico con la promessa della cittadinanza italiana, un ragazzo lascia un video-testamento per rivendicare le sue scelte, scelte coraggiose vissute fianco a fianco con i Curdi appartenenti all'YPG (Unità di Protezione Popolare Curda),popolo da sempre inviso ad Erdogan. Lorenzo, per gli amici Orso, nel suo testamento esprime la sua completa adesione agli ideali di questo esercito che coraggiosamente ha smantellato, con l'esodo delle truppe americane, le ultime roccaforti siriane dell'Is. Mi ha rattristato la fine di Orso, stanco di un occidente opulento e superficiale, una sorta di Lord Byron contemporaneo. Ho ascoltato con sgomento la notizia della sua morte, ed ancora più sgomenta ho ascoltato la voce rotta di suo padre raccontare lo strazio di chi ancora attende il corpo del figlio...E' davvero esasperante la lentezza della diplomazia italiana nel trasferire le spoglie del giovane nel nostro paese. Assurdo immaginare che i genitori di Lorenzo vadano in Siria per piangere e pregare sui poveri resti del figlio. Ma questa storia, che ha davvero dei risvolti incredibili, coinvolge altri italiani (combattenti o cooperanti con le milizie curde) appena rientrati dalla Siria e giudicati alla stregua di terroristi. Si, perchè in base al Codice Rocco, residuo del fascismo Mussoliniano, gli amici di Lorenzo, cinque italiani, potrebbero essere privati del passaporto e della patente e dover esibire un libretto rosso (una sorta di marchio d'infamia?) quando richiesto. Dunque chi combatte l'Isis è un terrorista? O peggio, chi condivide cause giuste con i No TAV è un nemico perché, a quanto si dice, è questa la colpa di alcuni tra loro? O più semplicemente perché chi combatte guerre impopolari è lontano da noi piuttosto che poco patriottico.. Noi non immaginiamo la vita dura di chi difende i nostri privilegi e preferiamo nasconderci comodamente nel tepore delle nostre case dimenticando il sangue e la sofferenza di chi si spende e lotta al nostro posto. Chi non guadagna fior di quattrini ingannando e sfruttando la povera gente, a quanto pare è passibile di punizioni, si, è questa la verità anche se spero che un pò di buonsenso sfiori la coscienza dei giudici e che a Torino si ponga rimedio a questo giudizio, pregiudizio viziato sicuramente da motivi politici. Ed a proposito di Tav, qui non si tratta nemmeno più di analisi costi-benefici. Mi chiedo perchè mai la sinistra abbia lentamente accantonato il progetto della Tav, progetto per nulla condiviso dagli abitanti dell'area interessata, delegandolo ai suoi successori ed ancora mi chiedo perchè costruire una grande opera che negli anni in cui verrebbe creata produrrebbe più Co2 di quanta se ne potrebbe risparmiare negli anni a venire... Luca Mercalli, meteorologo e Pecoraro Scanio, esponente dei Verdi noto per le sue posizioni ambientaliste, lo hanno ribadito a chiare lettere. Per anni si parlò del Mose, altra grande opera mai realizzata, fino a quando venne fuori la truffa colossale che nascondeva. E' a questo che vogliamo arrivare? Attenzione! Non sempre chi detta le regole affermandosi gendarme del mondo o protettore del popolo è sincero...Mi ha sorpreso ad esempio la Cei che ha definito parassiti coloro che percepiranno il reddito di cittadinanza. Strana dichiarazione per chi dovrebbe proteggere i diseredati, gli affamati e gli emarginati! Ma questa è la Chiesa degli scandali e del potere, non è la Chiesa di Papa Francesco e non è il mondo che vogliamo, ma una delle tante pretestuose bugie che adoperano i papaveri e gli alti prelati per proteggere i loro interessi. Sappiamo bene che chi non ha fissa dimora, ovvero un barbone, non può chiedere il reddito di cittadinanza e che rimarrà povero ed emarginato per sempre e che tutti gli esclusi dal progetto economico sono dei disperati che devono arrabbattarsi con il lavoro a nero. Ma la cosiddetta sinistra, così come la Cei, pensa che essere al di sotto della sopravvivenza sia un vezzo e che arrabbattarsi ogni giorno per la pagnotta sia poco radical chic. Insomma, dove è andata a finire ì'espressione "fare cose di sinistra"?E non è che la tronfia destra sia molto differente con i suoi grandi proclami acchiappa voti. Peggio ancora quelli che hanno messo il paese in mano alla destra mentre i cinque stelle tentavano di fare, appunto, cose di sinistra a partire dal reddito di cittadinanza , che è una misura presente in tutti i paesi europei. Tutti indistintamente dalla destra post-berlusconiana alla sinistra post-renziana, infieriscono su questa misura economica quasi fosse un capriccio, ma è evidente l'ottusità e l'egoismo di chi si pone al di sopra delle miserie umane per sentenziare. Nel contempo le cosiddette grandi opere nascondono spesso la gigantesca trappola della speculazione che dà benessere soltanto a chi la produce con il suo strascico di mazzette e meccanismi ben oleati dalla corruzione....
Edited by Sunny day - 27/3/2019, 13:20
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