Un esempio virtuoso

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view post Posted on 22/5/2019, 17:01     +1   -1

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Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese classe 1940, ha introdotto nel sistema della finanza una novità che ha rivoluzionato l’imprenditoria fai da te e l’inclusione sociale: il microcredito. L’idea nacque quasi per caso quando Yunus decise di sostenere, anticipando solo 27 dollari, le iniziative di alcune donne del villaggio di Jobra, prossimo al Dipartimento di Economia dell’Università di Chittagong presso il quale era direttore, produttrici di mobili in bambù. Questo intervento sollevò dall’indigenza 42 famiglie, perchè come sappiamo, gli istituti finanziari non offrono credito a cittadini svantaggiati, specialmente se privi di garanzie patrimoniali. Soprattutto, in un universo prevalentemente maschile e tradizionalista, difficilmente le banche favoriscono la piccola imprenditoria femminile. Ma la strada del cosiddetto “Social business” stava appena iniziando…
Nel 1974 il Bangladesh fu flagellato da una catastrofica inondazione che mise in ginocchio una popolazione poverissima e spesso colpita da calamità naturali.
In quel momento Yunus si rese conto di quanto fosse importante per la povera gente ricevere sussidi economici perché non è l’ignoranza o la miseria a prostrare un paese quanto “l’assenza”dello stato se non investe nei progetti dei suoi piccoli produttori. Il Bangladesh era afflitto da una miriade di invisibili abituati a ricevere solo rifiuti e disprezzo ed incapaci di chiedere prestiti perché analfabeti.
Ma seguito a quel primo, prodigioso aiuto, furono numerose le donne coinvolte in questo genere di credito. Perché l’economista riteneva e non a torto che le donne fossero al centro di una economia allargata alle “famiglie”. Considerato l’esito positivo dei finanziamenti, l’economista si spinse oltre e con alcuni suoi collaboratori, studenti volontari, valutò che gran parte della gente di Jobra versava in miseria perchè’ costretta a rivolgersi ad usurai o a risarcire i creditori con il frutto del proprio lavoro. In seguito raccolse dati sul numero di persone coinvolte in questo meccanismo iniquo e sugli importi per i quali erano indebitati. Valutata la consistenza in dollari del debito contratto, decise di offrirsi quale garante per i debitori richiedendo un prestito alla banca Janata di Jobra . Infine ottenne gli aiuti economici necessari. Fu così che si estese il “nuovo” modello di credito nel Bangladesh.
Gli interventi economici incoraggiarono soprattutto l’imprenditoria femminile, fondata sull’istituzione di cooperative solidali che includevano più persone e contribuivano nelle attività e nella compensazione del prestito. A quel punto il successo ottenuto con il microcredito era ancora circoscritto a pochi destinatari. Per questo nel 1977 Yunus si rivolse alla Krishi Bank al fine di ottenere la gestione di una filiale “sperimentale” che chiamò “Grameen Bank” (Banca rurale o del villaggio), un istituto finanziario costruito non più sulla capacità di assolvere i debiti quanto sulla fiducia. Allo stesso tempo tenne un convegno alla Banca Centrale intitolato “Finanziare i poveri in ambiente rurale” sebbene le sue teorie fossero in netto contrasto con altri economisti, che sostenevano l’importanza di rendere l’accesso al credito più difficile, per garantirlo ai soli clienti solvibili. Nel 1979 il Governatore della Banca Centrale incoraggiò il progetto “Grameen” consentendo a Yunus di aprire tre agenzie nella regione del Tangail. Il progetto si diffuse in tutto il paese dimostrando che le prospettive dell’economista erano una chiave di successo.
Da quel momento in poi il progetto è replicato in tutti i paesi in via di sviluppo con grande successo.
Oggi la Grameen Bank è gestita al 92% dai clienti azionisti e nel restante 8% dal Governo ed è al primo posto per la promozione dell’istruzione scolastica, dell’igiene, dell’economia, della salute e dell’abbandono di usanze arcaiche come quella dei matrimoni precoci. Ha consentito a molte donne, che rappresentano la maggioranza dei clienti, di affrancarsi da ruoli secondari e di accedere massivamente al voto. Le donne rappresentano oggi la maggioranza di coloro che ricorrono al microcredito e decidono delle sorti del paese, incidendo notevolmente sul progresso del Bangladesh che ha sconfitto l’integralismo e grazie al voto femminile chiede al governo condizioni più umane con acqua potabile, redditi che consentano di vivere dignitosamente e diritto alla casa.
Nel 2006 Muhammad Yunus è stato insignito del Nobel per la pace, così motivato: "per l'impegno nel creare sviluppo sociale ed economico partendo dal basso. La pace duratura non può essere realizzata se ampi gruppi di popolazione non trovano il modo per uscire dalla povertà. Il microcredito è uno dei modi. Lo sviluppo dal basso serve anche a promuovere la democrazia e i diritti umani. Il microcredito si è dimostrato una forza liberatrice in società dove le donne in particolare devono lottare contro condizioni economiche e sociali repressive".
“Provavo sempre una sorta di ebbrezza quando spiegavo ai miei studenti che le teorie economiche erano in grado di fornire risposte a problemi economici di ogni tipo. Ero rapito dalla bellezza e dall'eleganza di quelle teorie. Poi, tutt'a un tratto, cominciavo ad avvertire un senso di vuoto. A cosa servivano tutte quelle belle teorie se la gente moriva di fame sotto i portici e lungo i marciapiedi..”
Muhammad Yunus
Ho raccontato la storia di quest'uomo perchè mi ha subito incuriosito...Ho raccolto notizie su di lui e le ho assemblate in un taglia e cuci più o meno sensato perchè ho capito che mi intrigava. Un omino dalla presenza modesta, quasi anonima, eppure dall'intelligenza profonda che ha tradotto in buona pratica le sue intuizioni. Piuttosto che restare negli States,dove aveva preso il suo Dottorato, è tornato al suo Paese al quale ha dedicato la sua esperienza a sostegno dei poveri.
Non è da tutti, non è facile, non sempre alle parole seguono i buoni esempi. E' per questo che nessuno al mondo potrà mai convicermi della genuinità di un'idea se alle parole non seguono i fatti!
Fatti, non parole, è molto più semplice di quanto sembri! Ma quante volte succede che il dio denaro corrompa e guasti le buone pratiche ed a quale prezzo? Tutti paghiamo a causa dei venditori di chiacchiere. E tutti cercano di convincerci a scegliere ciò che è giusto , specialmente in questo momento. Ma ancora una volta io desidero che alle parole seguano i fatti perchè non ho paura di decidere, con attenzione, con tranquillità, per quello che è ovvio e palese. Alla fiera delle ambiguità tutti offrono un roseo futuro, un nuovo benessere, una nuova sicurezza ma quanti sono davvero in grado di regalarci un mondo migliore? Certamente non le vecchie comparse che si esibiscono quotidianamente in Tv e sui media spendendo fior di quattrini per riprendere posizione o schiacciare gli avversari. Il denaro speso per le campagne elettorali sarebbe ben speso altrimenti, considerando vecchi e nuovi problemi che ci assillano. Fatti, non parole! Sporcarsi le mani per cercare i luoghi dimenticati, strade e vite da percorrere spesso abbandonate da politici superficiali ed accattoni. Colmiamo finalmente la distanza tra gli scranni degli eletti e la gente perchè, non dimentichiamolo, e dalla gente che nasce il consenso!

Edited by Sunny day - 23/5/2019, 17:36
 
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