benefici pensionistici

Dopo una battaglia durata anni, fatta dalla CGIL beni culturali qualche anno fa, che giustamente voleva uniformare i benefici pensionistici sia degli operai, sia di quei lavoratori, ormai non più con la qualifica di operai, ma che continuavano comunque a svolgere lavori insalubri, battaglia, anzi guerra, VINTA con sentenze definitiva n. 452/18 della corte dei conti che pronunciandosi in maniera definitiva contro l'appello tardivo del ministero beni culturali confermava la sentenza della sezione giuristizionale per la regione Lazio n. 331/2015, ecco che dopo tutto questo , lINPS ha deciso di porre un quesito al ministero del lavoro se tutto ciò è giusto,perchè secondo loro i benefici pensionistici sono solo per coloro che anno la qualifica di operai che operano con sostanze insalubri, in barba a sentenze dei tribunali e a corti dei conti. Ora, al nostro ministero, che ha paura anche della sua ombra, sarà sembrato giusto aspettare il verdetto di quello lavoro. Ma le sentenze dei tribunali non sono leggi da recepire e applicare? Infatti in un primo momento il ministero beni e attività culturali aveva emanato più di una circolare recependo le sentenze, e adesso? Tutto bloccato. Ma i dipendenti che grazie a questi benefici contavano di andare in pensione un pò in anticipo, per non parlare di quelli che sono già in pensione grazie a questi......????Ma si può intervenire per sboccare questa cosa assurda o dobbiamo per l'ennesima volta sottostare ai capricci di un ente che se non gli porti le sentenze neanche sapeva che esistevano?