La città ai tempi del coronavirus, Malessere e benessere

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view post Posted on 12/3/2020, 01:09     +1   -1

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La città si svuota. In una sorta di allineamento ideale tutti indossano la mascherina mettendo a nudo una paura fin qui taciuta o nascosta, quella di soccombere...
Restare a casa, quarantena, misure restrittive, distanza di sicurezza sono ormai le linee guida ed i termini della prevenzione. In questo momento di grave disagio brillano di luce propria quei medici ed infermieri che con coraggio e fatica combattono il nuovo male, il coronavirus. Costretti a tour de force e turni estenuanti, affrontano strenuamente l'aggressione dilagante del virus continuando ad alimentare la speranza che il contagio svanisca. Ma c'è chi non comprende il sacrificio di questi eroi e con ignoranza ed egoismo si permette di distruggere il reparto del Pronto soccorso (è accaduto nell'ospedale Pellegrini a Napoli) con un gesto rabbioso di sconforto all'uccisione di un quindicenne. Qualche tempo prima, sempre a Napoli, dei ragazzi avevano sequestrato un'auto ambulanza con tanto di operatore per salvare un compagno mentre il 118 si era già attivato. Io vorrei che questi atti trovassero risposta in un maggior senso civico. Vorrei che la gente comprendesse che la dicotomia tra il nord educato e funzionale e questo sud, che per fortuna non è tutto uguale a questo squallore, esiste perché c'è chi non ama la sua città e non tiene conto che la Sanità arranca già di suo, sopravvivendo a tagli indiscriminati di quelli che dovrebbero essere servizi essenziali. Ma se la malavita arruola ed affascina giovani teppisti (e ciò tristemente non avviene solo al sud) lo stato non segue e protegge i suoi figli perduti, lasciandoli in balia della strada e dell'ignoranza. L'emergenza dovrebbe essere un pretesto per avvicinarci, offrirci l'opportunità di comprendere che la città è nostra, gli ospedali sono nostri, i pronti soccorsi ci appartengono e la sicurezza dei nostri medici rappresenta la "nostra" salvezza.
Immagino un cittadino che in un raptus di follia o meglio impulso di saggezza risponda a quegli imbecilli che distruggono disseminando di volantini le mura dei quartieri a rischio. I volantini dovrebbero ricordare a quelle persone che la città è nostra, che noi siamo la città e che dobbiamo viverla al meglio. Magari scritti anche in dialetto, così come qualche geniaccio spiritoso ha elencato i protocolli di prevenzione.
Tutto il resto è asimmetria e autolesionismo. Non che si debba essere tutti eguali e simmetrici, ma non comprendere il valore della vita è come tardare sistematicamente ad un appuntamento con la vita stessa. I mercenari non hanno famiglia, hanno solo un prezzo, quello pagato da chi li arruola. Il branco è fatto di mercenari che difendono un territorio fittizio. Ma la vita non ha prezzo. Lo sanno bene sociologi e psicologi che ai tempi del coronavirus attribuiscono all'ansia ed alla paura il potere scatenante di aumentare il malessere con sintomi che sfociano in vere e proprie patologie. È forse il motivo per il quale mai come in questo momento la tivù trasmette film rassicuranti dal messaggio positivo. Messaggio che dovrebbe invece concretizzarsi in azioni di prevenzione e di contrasto che contribuiscano a tutelare la salute, la sicurezza ed il benessere dei cittadini. Attraverso il lavoro, l'educazione ed il sostegno economico delle categorie escluse dal welfare. La diffusione del l'epidemia creerà nuovi disoccupati ed è quantomeno indispensabile fornire loro il rdc e riattivare, con il turn over nelle pubbliche amministrazioni ed una capillare scolarizzazione, un circuito virtuoso per costruire un paese ed una società sani. Una amara riflessione a posteriori: chi ha troppo o ha niente fatica ad avere rispetto e senso della proprietà o peggio di appartenenza...

Edited by Sunny day - 12/3/2020, 12:03
 
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view post Posted on 12/3/2020, 20:01     +1   -1

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Ma cosa vuoi che sia una pandemia? Macron, che fa rima con petit con (che ad altro non è che la doppia dotazione maschile, di cui si dice, come esempio di persone stupide, che i simili si associano, ovvero camminano a coppia, beh, penso che le metafore addotte siano descrittive), dice che noi italiani abbiamo esagerato con le misure restrittive e lascia che il coronavirus imperversi con i suoi untori ignari. Il suo sensibile omologo Trump, che non è da meno, rinnega l'emergenza del virus che definisce poco più di una banale influenza. A noi italiani ci tocca invece il buon Fontana, politico lumbard. Il tipo afferma che la chiusura o l'apertura delle fabbriche lombarde deve essere stabilita da Confindustria che detto tra noi non c'entra un beneamato con la salute pubblica, né da voce ai diritti degli operai. Ovviamente i lavoratori coinvolti protestano con il sostegno dei sindacati che minacciano lo sciopero. E attenzione, le misure economiche a sostegno dell'economia italiana che boccheggia daranno un sostanzioso impulso all'Italia che lavora, a meno che non si disperdono lungo strade parallele ed incontrollabili... La gestione della cosa pubblica richiederà controllo e soprattutto non dovrà assecondare nessun aspirante maneggione né alcuna revisione del Mes quale contropartita. Il delicato momento che attraversiamo richiede responsabilità ed impegno, l'Europa deve intervenire con provvedimenti al di sopra degli interessi di parte poiché in quella che Casini ha definito una guerra, vanno archiviati i fallimenti e risollevate le sorti del nostro paese.

Edited by Sunny day - 15/3/2020, 23:59
 
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view post Posted on 13/3/2020, 19:16     +1   -1

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Attenzione, Nicola Porro ha il virus. Ma non è il coronavirus bensì il virus della stupidità, dato che fa il negazionista come altri simil Sgarbi affermando che le restrizioni sono troppo rigide e che in realtà il Governo ha esagerato. Le autorità sanitarie stanno considerando di mettere in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti con il conduttore, perché il virus dal quale è affetto Porro è molto più pericoloso del coronavirus, ha colpito infatti pericolosamente altri noti personaggi come Mario Giordano e Christine Lagarde ed ha effetti devastanti sul sistema nervoso centrale ed in parte del cervello delegata alla memoria a breve termine. I personaggi contagiati difatti, dimenticano completamente la razionalità ed il buon senso dando evidenti segni di squilibrio. Giordano, affetto dal medesimo virus allo stadio più avanzato, ha cominciato a farneticare durante la trasmissione "Fuori dal coro" su rete quattro con urla e strepiti femminili. Purtroppo i sintomi, proprio come per Porro, si sono manifestati anche nelle trasmissioni televisive successive. La Lagarde ha invece dato segni di scompenso quando ha dichiarato durante un discorso demenziale: "Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri attori per gestire quelle questioni". Al discorso è seguito un aumento esponenziale dello spread, il crollo delle Borse e dei titoli di Stato. Approssimativa anche nel fornire i dati sugli stanziamenti che la Bce eroghera' a sostegno degli stati europei. La stampa internazionale, a causa del dilagare del virus, ha prontamente istituito un premio letterario che sarà vinto dal personaggio dei media colpiti più meritevole, intitolato "La Bufala", dedicato a chi la spara più grossa!

Edited by Sunny day - 14/3/2020, 16:18
 
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view post Posted on 17/3/2020, 00:10     +1   -1

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La stupidità, il virus peggiore, ha colpito anche Carla Bruni, che in barba al Covid 19, ha simulato il soffocamento e la tosse da coronavirus durante la Settimana della moda a Parigi. Ripresa a sua insaputa durante le sfilate, ha abbracciato il presidente del gruppo Luis Vuitton Sidney Toledano esclamando:"Ci diamo un bacio! È pazzesco! Perché noi siamo la vecchia generazione, non abbiamo paura di niente"... A queste illuminate affermazioni sono seguiti i finti attacchi di tosse e soffocamento conditi da altre battute sarcastiche:"Non siamo femministe, non abbiamo paura del coronavirus". La ex premiere dame, già moglie di Sarkozy, ha dato il peggio di sé in questa prova di cattivo gusto, recitata in pieno delirio di onnipotenza, una vera caduta di stile contro la drammatica emergenza del coronavirus! Di lì a pochi giorni il contagio ha colpito migliaia di persone, tra le quali numerose vittime. Il video ha dilagato sui social suscitando un mare di polemiche per la superficialità della Bruni, costretta a fare dietrofront ed a postare su instagram le sue pubbliche scuse. Ma se è patetico condividere una pessima interpretazione delle circostanze, ancora peggio è questa dipendenza da forme di cecità che solo chi è poco sensibile o "umano" mette in scena, nella certezza "errata" di non essere parte della nazione e del suo dolore. Ecco come la totale mancanza di rispetto tradisce una ineccepibile esteriorita'. Questa forma di estraniamento, comune solo ai cocainomani ed agli imbecilli, si alimenta dei suoi stessi errori, ovvero di pascere il resto del mondo nell'ignoranza e nel malessere. Fino al punto di non ritorno, quello in cui gli stessi imbecilli che seminano stupidità finiscono con incontrarsi con essa.

Edited by Sunny day - 17/3/2020, 01:35
 
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view post Posted on 17/3/2020, 21:35     +1   -1

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Berlusconi ha donato 10 milioni alla Regione Lombardia. Meglio tardi che mai! Poteva pensarci anche prima! Mi aspetto il rumore mediatico che seguirà a questo "doveroso" gesto, da altri benefattori fatto in silenzio e con generosità senza mettere i manifesti, ho sentito di persone che hanno donato qualche milione di euro restando nel più totale anonimato. Ovviamente la stampa asservita al grande capo si prostra riverente, come ha fatto Maria Giovanna Maglie su di un tweet del quale ha scritto "Libero Quotidiano". La Maglie ha testualmente dichiarato "Ha fatto più lui da solo di tutto il Governo". Ovviamente è come al solito, se la cantano e se la suonano. Eppoi ci mancherebbe altro! Voglio dire che a parte la platealita'del gesto fatto da uno che con il danaro fa il bagno, alla Paperon de Paperoni e considerata la risonanza della buona azione, secondo me avrebbe dovuto un tantino anticipare la mossa, non credete? La Sanità Lombarda è al collasso, si contano vittime a migliaia e per uno che si gira i pollici dalla mattina alla sera (quando non necessita di un esercito di adepti superpagati che gli fanno da lacchè per giustificare i milioni di euro che possiede) sarebbe stato più opportuno mettere a disposizione lo spazio faraonico della sua magione per ospitare i degenti. O anticipare la beneficenza, magari farlo prima dei tanti contagiati e deceduti. Ma la Maglie punta il ditino ammaestrato contro il governo, che a suo dire dovrebbe ritenere una emergenza che riguarda tutto il Paese una sorta di sagra o celebrazione locale, fatta in uno stato seccessionista nel quale emerge solo il pregiudizio e l'arrivismo. Io direi, una volta tanto, di essere solidali sul serio e di dimostrare il contrario con il buon esempio, che immancabilmente non coincide con gesti fatti in extremis per preservare il patrimonio (sembra chiaro che la Lombardia abbia un ruolo chiave in questo). Vanitas vanitatum, et omnia vanitas!

Edited by Sunny day - 18/3/2020, 11:08
 
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view post Posted on 18/3/2020, 11:07     +1   -1

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Ci siamo chiesti, rispetto ai fattori ambientali, quanto conti il clima e l'inquinamento nella diffusione del covid 19? Il matematico Odifreddi si chiedeva, sulla 7, perché non si facesse alcun riferimento al clima.
Strana affermazione quella di Trump, che aveva affermato, all'inizio della pandemia, che tutto sarebbe sparito in primavera.
Ora che un personaggio senza scrupoli spari sciocchezze è risaputo. Magari c'è da dire che un individuo del genere è più sincero quando è sicuro di sé. Ma restando nell'orbita della razionalità è quantomeno strano che nessuno ponga in rapporto dati e accadimenti. Io credo che dobbiamo seriamente analizzare le conseguenze di alcuni fattori scatenanti. Non si tratta di catastrofismo, non è terrorismo ideologico. È piuttosto evidente che a partire dalle ultime influenze, piuttosto resistenti ad antibiotici ed a carattere virale, così come molte patologie tra le quali bronchiti, otiti etc. si parli di virus ed infiammazioni. Ed alla faccia di tutti i complottisti siamo passati ad un livello successivo, più simile alla sintomatologia che i soggetti allergici hanno rispetto agli allergeni. Immaginate una umanità fragile, resistente agli antibiotici ed alle terapie convenzioniali. È chiaro che le cure dovranno dare risposte sempre più personalizzate. Ma la domanda è scontata: quali risposte dare quando la terapia richiede obiettivi mirati? E come la nostra Sanità rispondera'a queste nuove patologie che non a caso, sono il prodotto di anni ed anni di abusi e speculazioni? Sarà importante dare voce all'evidenza scientifica piuttosto che alle astrazioni ed alle ipotesi surreali, purché si resti nell'ambito della verifica e le risposte non servano solo a rafforzare l'enorme potere delle multinazionali farmaceutiche.

Edited by Sunny day - 18/3/2020, 12:05
 
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view post Posted on 18/3/2020, 17:23     +1   -1

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Ieri sera, a Carta Bianca, è andata in onda una vera e propria aggressione mediatica ai danni di un professore del Pascale, il Dott. Ascierto, che ha subito lo sproloquio del Prof. Galli del Sacco di Milano durante il quale la Berlinguer non è intervenuta in alcun modo, tenendosi ai margini di una polemica unilaterale e fasulla. Galli ha tentato di screditare il lavoro svolto a Napoli dai medici del Cotugno e del Pascale attribuendone i meriti allo staff milanese. Non solo, pur dimostrando tutta la spocchia dei baroni milanesi, che ormai da mesi evitano di parlare del protocollo napoletano o glissano durante le interviste dei giornalisti che da mesi e con onestà citano il farmaco adottato nella sperimentazione napoletana (Tocilizumab, adoperato per curare le infiammazioni da artrite reumatoide), ha affermato che in Cina già avevano adoperato stesso farmaco, malgrado i medici napoletani siano stati apprezzati e condividano la sperimentazione e con l'Aifa e con l'Università degli studi di Reggio Emilia, con l'IRCCS di Reggio Emilia e con il Dott. Ming. È indegno il comportamento di quelli che dovrebbero condividere le loro conoscenze in nome della scienza e della salute pubblica ed assolutamente vergognoso portare la competizione in un ambito nel quale l'unica vera gara resta quella della solidarietà. I siparietti da avanspettacoloche. che Galli ed alcuni suoi colleghi esibiscono, ammesso che abbiano adottato il farmaco in modo sotterraneo e senza l'avallo dell'Aifa, non spiega il tasso di mortalità verificatosi in Lombardia né in caso contrario giustificherebbe l'esclusione dei pazienti dall'uso di un protocollo che ha ottenuto un lusinghiero risultato. Ma l'arrivismo è l'arroganza sono spietati, ho avuto modo di verificarlo: è facile avere più posti letto disponibili scaraventando pazienti ancora vulnerabili il giorno successivo ad un intervento chirurgico importante. Così come è facile pronunciare frasi deliranti in nome di una malcelata invidia nei confronti di un successo. Successo meritato da una disastrata ma iperefficiente sanità.

Edited by Sunny day - 18/3/2020, 22:22
 
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view post Posted on 19/3/2020, 00:14     +1   -1

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La voce del padrone: nome storico della casa discografica Emi e famoso LP di Franco Battiato. Evoca l'immagine rassicurante del grazioso cagnolino accanto al grammofono, Nipper, logo originale e condiviso con l'omologo inglese del quale produceva e distribuiva la discografia. La voce del padrone, quella di chi con un gesto fa il benefattore e con l'altro esige il suo tributo. Si, perché in un circuito tutt'altro che virtuoso ricompaiono le vecchie volpi, Berlusconi in testa, che dopo il gesto plateale della donazione esce dal cono d'ombra per riprendere terreno, tentare di obbligare alla trattativa, ricattare con la sua cricca. Dice che non firmerà il decreto cura Italia. Ed i suoi con Tajani e Salvini gli fanno eco in una perfetta triangolazione nella quale hanno studiato i tempi di reazione e le controproposte. Le Olgettine non fanno più sponda al canuto leone completamente rifatto, ma qualcuno dei suoi sicuramente tira le fila dei soldatini da dietro le quinte... Peccato che l'elettorato langua, coinvolto in problemi di sopravvivenza! Peccato che i coup de teatre falliscano sistematicamente e che il tempo stringa. Ma più di tutto il vero peccato è quello di non avere coscienza in un momento di grande sofferenza nel quale i burattini del potere dovrebbero stare a casa anch'essi piuttosto che studiare strategie da marketing o almeno una volta nella vita smettere di fingere compassione in nome del Dio denaro e mostrare un po' di autentica umanità...
 
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view post Posted on 20/3/2020, 23:01     +1   -1

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La voce del padrone colpisce ancora: Mediaset, in uno strana e discutibile operazione diffamatoria, invia le iene, sguinzagliate come mastini ad addentare lo scoop, come è suo solito. Vittima della spedizione punitiva Ascierto, oncologo del Pascale. Meriterebbe un capitolo a parte l'uso improprio del giornalismo sulle reti Mediaset ed un approfondimento serio il fatto che molti dei collaboratori di Mediaset, molte ex Iene, siano migrati su altre reti, cosa che suscita sospetto è curiosità). Il sarcasmo di Scotti contro Ascierto e quella specie di indagini caricatura delle Iene trovano una eccellente replica in un articolo pubblicato su "la Repubblica" che stigmatizza la polemica sterile di Galli contro il primario napoletano, il quale ha mostrato con calma serafica la sua competenza senza appropriarsi di alcun "primato" milanese, né ha ceduto alle provocazioni prive di logica e fondamento di Galli.
Ci chiediamo con apprensione quando mai finirà l'uso strumentale dei media e l'asservimento del giornalismo, che dovrebbe essere un esercizio di obiettività e di intelligenza, al patetico ruolo del servo sciocco, che ahimè, è lo specchio fedele del suo mandante.

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/...iche-251748313/

Edited by Sunny day - 21/3/2020, 00:20
 
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view post Posted on 24/3/2020, 11:14     +1   -1

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Da Micromega


“Ue e Bce, non è così che si supera la crisi”. L’appello di 103 economisti



La Banca centrale prima archivia Draghi, poi fa marcia indietro costretta dalla reazione dei mercati, ma intanto ha perso l’arma decisiva della credibilità. La Ue prende alcune misure ma non rinnega – anzi di fatto conferma – la logica economica che ci condanna a una crisi perenne. Cosa è necessario davvero.

Neanche di fronte a un disastro l’attuale classe dirigente europea è disposta a prendere atto che le idee che hanno guidato finora la politica economica sono profondamente sbagliate. Questa classe dirigente pretende che tali idee interpretino il modo migliore di far funzionare i mercati, elevati a mitici giudici di ciò che è giusto e ciò che non lo è e di fatto sostituiti al processo democratico. Ma proprio la reazione dei mercati alle prime decisioni dei ministri finanziari e poi della Bce su come fronteggiare l’emergenza hanno sepolto sotto una valanga di vendite da panico la palese incomprensione della situazione da parte dei massimi dirigenti europei, costringendoli a frettolosi tentativi di riparazione.

Queste reazioni non sono però servite a convincere leader e tecnocrati della fallacia delle loro teorie. Gli interventi sono presentati come una risposta d’eccezione a uno stato di eccezione, senza che questo metta in questione le regole di funzionamento dell’Unione che – si sottintende – passata la tempesta riprenderanno ad operare pienamente.

Il Patto di stabilità in un primo momento non era stato nemmeno sospeso, preferendo affermare che non ce n’era bisogno perché “consente tutta la flessibilità necessaria”. Il “whatever it takes” di Mario Draghi è stato dapprima smentito, provocando il crollo dei mercati, e poi ripetuto in un tentativo di recupero. Ma è stata persa la credibilità, che è la condizione indispensabile affinché quella frase sia efficace, sia perché è evidente che sia stata detta solo perché forzata dagli eventi, sia perché i nuovi provvedimenti annunciati dalla Bce prevedono limiti e paletti (come la capital key, gli acquisti di titoli sovrani in base alle quote di capitale della Banca che ogni Stato possiede, seppure attenuata) e non sono quindi nella logica di “qualsiasi cosa sia necessaria”.

Il cosiddetto Fondo salva-Stati (Mes) è rimasto ai margini degli annunci, a riprova che non è in grado di salvare nulla. Si tratta in effetti solo di uno strumento di disciplina che gli Stati egemoni vogliono usare per imporre il loro dominio su quelli che cadano in difficoltà. Ne vogliono fare la chiave di accesso agli interventi della Bce, una chiave che sarebbe pagata con la “grecizzazione” di chi incautamente vi facesse ricorso, ossia l’impoverimento del paese e la sua successiva spoliazione da parte delle economie più forti.

Nell’immediato è necessario che:

- la Bce riaffermi con forza che i 750 miliardi di interventi annunciati rispondono solo alle prime necessità della crisi, e che è disposta ad interventi illimitati in base a quanto necessario;

- gli acquisti di titoli pubblici non avverranno più in base alle quote di capitale della Banca che ogni Stato possiede (criterio che peraltro non è applicato per le obbligazioni societarie), ma in base alla necessità di contrastare la speculazione;

- la Bce dichiari che i titoli sovrani detenuti in base ai vari programmi di acquisto saranno rinnovati indefinitamente;

- la Bce trovi la formula giuridica compatibile con i Trattati per acquistare a titolo definitivo bond senza scadenza emessi dagli Stati, con rendimento zero o prossimo allo zero, da collocare poi presso le Banche centrali nazionali.

Per il futuro è necessario che:

- i governi Ue abbandonino l’idea che la crescita dell’economia possa essere affidata alle sole esportazioni, continuando a perseguire indefinitamente una politica di contenimento dei bilanci pubblici e dei consumi interni;

- i governi Ue prendano atto che l’inserimento del Fiscal compact all’interno dei trattati europei è stato bocciato dal Parlamento europeo e quindi quelle prescrizioni vanno lasciate cadere;

- i governi Ue concordino che il pareggio di bilancio debba valere solo per le spese correnti;

- i governi Ue prendano ufficialmente atto che la politica fiscale possa essere usata in funzione anticongiunturale, anche se ciò comporta un deficit pubblico o un suo aumento;

- i governi Ue abbandonino i criteri di sorveglianza basati su parametri inaffidabili come il Pil potenziale e l’output gap.

Le decisioni necessarie ad assicurare la sopravvivenza dell’Unione europea non sono naturalmente soltanto queste - valga per tutte l'impellente necessità di dare vita agli eurobond - e ci sarà modo di discuterne in futuro, ma ciò che ora importa è che i vertici europei si rendano conto dei clamorosi errori ripetuti nel tempo e dichiarino di voler seguire d’ora in poi una strada diversa. Se questo non sarà fatto la crisi sarà pagata duramente da tutti i cittadini europei e sarà messa a forte rischio la stessa sopravvivenza dell’Unione.

Nicola Acocella (univ. Roma La Sapienza)
Massimo Amato (univ. Bocconi)
Davide Antonioli (univ. Ferrara)
Marco Antoniotti (univ. Milano Bicocca)
Roberto Artoni (univ. Bocconi)
PierGiorgio Ardeni (univ. Bologna)
Lucio Baccaro (Managing Director, Max Planck Institute, Colonia)
Alberto Baccini (Univ. Siena)
Giancarlo Bertocco (Univ. dell’Insubria)
Paolo Borioni (univ. Roma La Sapienza)
Sergio Bruno (univ. Roma La Sapienza)
Sergio Cesaratto (univ. Siena)
Roberto Ciccone (univ. Roma Tre)
Giulio Cifarelli (univ. Firenze)
Carlo Clericetti (giornalista)
Antonio Cuneo (univ. Ferrara)
Massimo D'Antoni (univ. Siena)
Antonio Di Majo (univ. Roma Tre)
Giovanni Dosi (Scuola Superiore Sant'Anna)
Sebastiano Fadda (univ. Roma 3)
Guglielmo Forges Davanzati (univ. del Salento)
Maurizio Franzini (univ. Roma La Sapienza)
Andrea Fumagalli (univ. Pavia)
Mauro Gallegati (univ. Politecnica delle Marche)
Claudio Gnesutta (univ. Roma La Sapienza)
Dario Guarascio (univ. Roma La Sapienza)
Andrea Guazzarotti (univ. Ferrara)
Andres Lazzarini (univ. of London e Roma Tre)
Riccardo Leoncini (univ. Bologna)
Riccardo Leoni (univ. Bergamo)
Enrico Sergio Levrero (univ. Roma Tre)
Stefano Lucarelli (univ Bergamo)
Ugo Marani (univ. Napoli l'Orientale)
Maria Cristina Marcuzzo (univ. Roma La Sapienza e Acc. Lincei)
Massimiliano Mazzanti (univ. Ferrara)
Marco Missaglia (univ. Pavia)
Francesco Morciano (univ. Pavia)
Mario Morroni (univ. Pisa)
Guido Ortona (univ. Piemonte orientale)
Ruggero Paladini (univ. Roma La Sapienza)
Daniela Palma (Enea)
Gabriele Pastrello (univ. Trieste)
Anna Pettini (univ. Firenze)
Paolo Piacentini (univ. Roma La Sapienza)
Paolo Pini (univ. Ferrara)
Cesare Pozzi (Luiss Guido Carli e univ. di Foggia)
Michele Raitano (univ. Roma La Sapienza)
Simonetta Renga (univ. Ferrara)
Guido Rey (Scuola superiore Sant'Anna)
Umberto Romagnoli (univ. Bologna)
Roberto Romano (economista)
Alessandro Roncaglia (univ. Roma La Sapienza e Acc. Lincei)
Vincenzo Russo (univ. Roma La Sapienza)
Enrico Saltari (univ. Roma La Sapienza)
Roberto Schiattarella (univ. Camerino)
Alessandro Somma (univ. Roma La Sapienza)
Antonella Stirati (univ. Roma Tre)
Pietro Terna (univ. Torino)
Mario Tiberi (univ. Roma La Sapienza)
Leonello Tronti (univ. Roma Tre)
Marco Valente (univ. dell'Aquila)
AnnaMaria Variato (univ. Bergamo)
Andrea Ventura (univ. Firenze)
Antimo Verde (univ. della Tuscia)
Marco Veronese Passarella (Leeds University Business School)
Gennaro Zezza (univ. Cassino)

Aderiscono anche:

Roberto Burlando (univ. Torino)
Riccardo Cappellin (univ. Roma Tor Vergata)
Andrea Coveri (univ. Urbino)
Lucio Gobbi (univ. Trento)
Lia Pacelli (univ. Torino)
Giuseppe Tattara (univ. Venezia)
Fabio Berton (univ. Torino)
Maurizio Zenezini (univ. Trieste)
Enzo Valentini (univ. Macerata)
Alessandro Balestrino (univ. Pisa)
Roberto Balduini (economista, Roma)
Nino Galloni (economista, Roma)
Annaflavia Bianchi (economista, Bologna)
Luca Fantacci (univ. Bocconi)
Elena Cefis (univ. Bergamo)
Alessandra Corrado (univ. della Calabria)
Emanuele Leonardi (univ. Parma)
Federico Chicchi (univ. Bologna)
Angelo Salento (univ. del Salento)
Carmelo Buscema (univ. della Calabria)
Devi Sacchetto (univ. Padova)
Lorenzo Robotti (univ. Politecnica delle Marche)
Luca Michelini (univ. Pisa)
Paolo Paesani (univ. Roma Tor Vergata)
Silvia Lucciarini (univ. Roma La Sapienza)
Fabio Fiorillo (univ. Politecnica delle Marche)
Marilena Giannetti (univ. Roma La Sapienza)
Giulia Zacchia (univ. Roma La Sapienza)
Gianni Viaggi (univ. Pavia)
Francesco Scacciati (univ. Torino)
Stefano Giubboni (univ. Perugia)
Daniela Federici (univ. Cassino)
Francesco Ferrante (univ. Cassino)
Valentino Parisi (univ. Cassino)
Eleonora Sanfilippo (univ. Cassino)......
..

Sebbene non condivida tutti i articoli letti su questa rivista devo dire che in questo caso sono pienamente in sintonia. L'egemonia dei numeri non consente scostamenti ed è tristemente noto, dal dopoguerra ad oggi, quanto pesi sull'umanita'ricorrere tardivamente alle soluzioni opportune. Alle quali si giunge spesso quando la misura è colma e si parla di "emergenza".
 
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view post Posted on 24/3/2020, 13:14     +1   -1

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Estremamente centrato questo articolo di Micromedia, del quale su tutto condivido il punto sulle esportazioni. Credo di capire che il concetto di contenimento adottato dalla UE si riferisca alla produzione interna del nostro paese che è stata costretta nei paletti di limitazioni europee. Queste ultime hanno costretto la limitazioni del consumo e produzione di alcuni prodotti agricoli eccellenti come grano e latte, insensatamente importati da partner europei con materie prime al di sotto degli standard italiani. Sono certa che l'autonomia economica di ogni paese membro potrà realizzarsi soltanto preservando le connotazioni culturali e tradizionali di ogni singolo stato, soprattutto nella prospettiva di limitare nuovi disastri futuri. Questo non esclude gli stati europei più fragili dal supporto reciproco nel rispetto della coesione, ma la mia opinione è che tale sostegno debba sempre e comunque rafforzarne l'autonomia.

Edited by Sunny day - 24/3/2020, 22:56
 
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view post Posted on 26/3/2020, 12:32     +1   -1

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Ho appena ascoltato, in diretta dal Senato, Annamaria Bernini, sosia giovane della Santanche', (età e vocazione politica indistinte) di Forza Italia, che a parte una ben concatenata serie di slogan di partito, accompagnati da una farneticante serie di gesti che la assimilavano più ad un burattino che ad una persona, non ha detto niente per cui vada la pena di essere ricordata.
Tutti questi signori dimenticano sistematicamente gli errori commessi durante la loro legislatura.
Oggi si fingono promotori di chissà quale rivoluzione quando fino a pochi mesi fa volevano sopprimere il reddito di cittadinanza, da tempi immemori presente negli altri paesi europei. Oggi parla di sostegno alle famiglie mentre solo ieri esponeva una dialettica totalmente opposta.La Bernini è un personaggio estremamente ambiguo ed incorente che tra i tanti irresponsabili del suo partito brilla per le due pessime qualità citate.
 
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view post Posted on 29/3/2020, 18:53     +1   -1

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Cosa fa la davvero la differenza? Tra le dichiarazioni fuori luogo di Bolsonaro, la confusione di Trump è l'imperversare del covid 19 la differenza la fa chi ha veramente a cuore chi soffre, chi teme di non poter lavorare e mangiare, di non arrivare a domani.
La follia di Bolsonaro è nelle sue parole, in Brasile non esiste il contagio, i Brasiliani sono immuni e a suo dire il record di morti è stato gonfiato dagli italiani. Trump è invece alle prese con una virulenta esplosione dell'epidemia e con i dictat di chi è contrario alla quarantena. E tra le migliaia di contagiati e morti appare del tutto irrazionale distribuire dollari: in un Paese nel quale la sanità è privata e costa cara si tratta di dare sussidi a potenziali vittime. Cosa fa la differenza? Il coraggio delle scelte, l'onestà di chi sa che quello che conta è corrispondere alle richieste dei cittadini con le risposte giuste. Specie se esse sono appelli disperati... In questo momento crollano le maschere e le impalcature costruite dell'ipocrisia perché si scopre più che mai la loro desolante inutilità. Si scopre il vero significato della democrazia e l'importanza delle parole. Dobbiamo tutelare e difendere le nostre istituzioni affinché esse siano la forza di tutti. Ma sia Bolsonaro che Trump non si mostrano all'altezza della carica che
rivestono e non sono degni degli elettori che li hanno sostenuti. E non è insolito per i fantocci del potere sfuggire a qualsiasi anelito di umanità. Ma le parole sono pietre e divengono la pesante condanna di chi le usa solo per fare propaganda. Per nostra fortuna l'Italia resiste ed il nostro Governo, malgrado i calunniatori professionisti che vorrebbero mettere le mani sulle risorse pubbliche, si muove nella direzione giusta. Tutti i tentativi di assediare senato e parlamento, di proporre nomi altisonanti per tornare in auge, non escludono nessuno, nemmeno l'opposizione, dalla grande responsabilità che ci investe.
 
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12 replies since 12/3/2020, 01:09   285 views
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