Ancora marchette, iscritti all'albo professionale..., Il virus dell'ipocrisia

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view post Posted on 1/4/2020, 11:01     +1   -1

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Diretta dall'aula del Senato. Dopo l'intervento di Speranza, che chiarisce con toni pacati le strategie anti covid 19 passate e future, prende la parola Renzi. Come da tradizione assistiamo a larvate polemiche e recriminazioni sulle modalità di fronteggiare il coronavirus, su presunti ritardi, sulla necessità di far ripartire l'Italia che lavora e via con una sfilza di frasi fatte che in gran parte ripetono concetti già espressi. Si aggiunge ad essi la richiesta di istituire una commissione che individui i "responsabili" di ritardi sugli interventi di contenimento anticoronavirus. Per finire in maniera educata e ruffiana, come è tipico della dialettica renziana, una furba scesa in campo a favore dell'autismo e dei diversamente abili. Lo stile renziano è sempre fedele a se stesso, fosse altro che è sintomatico di una ipocrisia storicamente consolidata e fallimentare quando afferma l'importanza di una sanità più presente sul territorio dislocata in tutte le parti di esso, encomiabile se non fosse altro che sotto il Governo Renzi fu la Lorenzin, ex componente della destra passata al suo gruppo, ad istituire gli accorpamenti dei poli sanitari con grave danno della sanità pubblica, ulteriormente menomata nelle sue articolazioni. In pratica Renzi ha cercato di reinterpretare il discorso di Speranza con il solito tentativo di autoaffermazione. Un tentativo di rubare la scena che hanno pedissequamente posto in essere anche Fratelli d'Italia, con le parole poco rispettose di un esponente del partito il quale ha testualmente richiesto una "mappatura" dei positivi al Covid 19. Purtroppo sappiamo bene che il termine virus, sia esso riferito a patologie fisiche, "informatiche" o di altro genere, ha sempre una connotazione negativa. Ma se è vero che il diavolo si legge nei dettagli, trovo veramente pessimo l'uso del termine mappatura... Fa immaginare una Italia divisa in due su di una lavagna sulla quale un fantomatico severo maestro ha diviso buoni e cattivi, eppoi mappatura è ancora l'evidenza di un assimilazione degli uomini a numeri, quindi ancora cattivo gusto e superficialità! E' questo il peso che Fratelli d'Italia danno ai Italiani? Ancora interpretazioni istrioniche quasi fossimo a teatro, cosa gravissima perché il paese sta attraversando una tragica emergenza. Ricordo che fino a poco tempo fa alcuni mesi fa la Meloni definiva il reddito di cittadinanza una sorta di parassitismo sociale. Oggi invece Fratelli d'Italia sembrano i portabandiera del popolo e si fanno promotori di sussidi più sostanziosi. Attenzione, questa spocchia camuffata da populismo si tradisce in un uso poco felice delle parole... Che anche per Renzi sono una trappola costante, quando finge una parvenza di umanità parlando dei disabili e dell'autismo, frasi d'effetto non suffragate dalla reale cura dei diretti interessati, durante il suo governo sottoposti a continui controlli ed interruzioni dei sussidi, malgrado i furbetti dell'invalidità continuassero ad imperversare. I nostri amici a quanto pare hanno la memoria troppo corta per poter iniziare a guidare il paese. Dimenticano intanto che si sono proposti per cooperare con il Governo nelle misure da adottare per salvare l'Italia, ma quello che salta agli occhi sono le chiacchiere scopiazzate e ripetute e le accuse inutili fatte fino ad ora anche a mezzo stampa, con il giornale Libero che addirittura incolpa Conte di avere messo in pericolo Papa Francesco avvicinandosi troppo durante l'ultimo incontro. Invidie e bassezze senza fine, caricature di avidità ed arrivismo, piuttosto che proposte realmente "nuove" e davvero in grado di aiutare il paese e fare dell'Italia e delle istituzioni un luogo di buono ed esemplare governo .

Edited by Sunny day - 1/4/2020, 14:37
 
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view post Posted on 5/4/2020, 22:40     +1   -1

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Non è trascorsa nemmeno una settimana da quando si sono discusse le misure economiche anticoronavirus che ci tocca sorbire le critiche della Santanche' a sindacati e governo, rei di non aver impugnato la bacchetta magica per fare magie & miracoli. La Santanche' ha espresso opinioni tutt'altro che lusinghiere a "Non è l'arena" rispetto al sostegno economico del Decreto "Cura Italia" ed alla sua attuazione. È evidente il tentativo di soffiare sul fuoco, classico comportamento della Signora Santanche' certamente non dettato dalla generosità!
Molto più sensata la polemica di Paragone della quale condivido molti punti. È pur vero che le banche hanno inizialmente disatteso gli impegni sottoscritti, ma è altrettanto chiaro che in tempi brevissimi e considerata la platea di destinatari, le erogazioni ed i sussidi promessi potrebbero incontrare rallentamenti dovuti anche ad eventuali istruttorie bancarie, che non sono richieste per importi contenuti entro i 25.000 euro. Almeno per quanto riguarda il sostegno alle imprese ed ai cassaintegrati. Intanto le banche dovrebbero tassativamente bloccare le rate dei mutui per l'acquisto di abitazioni che sicuramente rappresentano un onere non esigibile dai cittadini in difficoltà. In ogni caso sarà indispensabile vigilare ed impedire che gli istituti finanziari speculino sui destinatari del Decreto "Cura Italia" e che non eludano le responsabilità assunte.
Il reddito di emergenza è una valida risposta per evitare che il malcontento e la miseria dilaghino innescando una bomba ad orologeria nella già grave condizione sociale. È importante anche eliminare i vincoli ed i limiti che hanno impedito l'accesso ad alcune fasce di lavoratori, perché il cosiddetto precariato ed i lavoro nero in passato erano stati esclusi dalla erogazione dei rdc, ma al momento i redditi di emergenza significano per gran parte della gente, in particolare al centro sud, la chiave per la sopravvivenza.
Inoltre cè da considerare che in futuro potrebbero verificarsi nuove epidemie, come ha già affermato qualche ricercatore ed ipotizzare che i cambiamenti climatici aumenteranno il rischio idrogeologico e le calamita'naturali. Tutto questo richiederà uno Stato più forte ed inclusivo che fronteggi le crisi con il sostegno e la partecipazione dei cittadini.
A quel punto saranno richiesti interventi sostanziosi che riducano l'incredibile numero di disoccupati, inoccupati ed esodati. Negli anni settanta la L.285 attraverso i centri per l'impiego (ex collocamenti), ridusse notevolmente il numero dei disoccupati assumendo con corsi di formazione lavoro un enorme contingente di forze lavoro poi stabilizzate negli anni. Lo schema adottato per la legge citata potrebbe ispirare le politiche attive per il lavoro, troppo selettive e poco funzionali rispetto alle criticità preesistenti. Non si può difatti pretendere che un operaio che ha sempre lavorato a nero o un esodato alle soglie della cinquantina possano aspirare alla posizione di un laureato che concorre per titoli. Allo stesso tempo le misure straordinarie attuate non devono escludere quelle che ormai e purtroppo rappresentano larghe fasce di popolazione. Una popolazione che non può concorrere perché non ha titoli, che non può accedere ad una pensione minima perché licenziata a causa del fallimento dell'economia. Non si possono più ignorare i problemi che oggi ci toccano molto più da vicino, con il pericolo di creare nuovi poveri, è finalmente il momento di ridisegnare il sistema Italia con la centralità dello Stato in forme che consentano una comunicazione meno frammentaria e caotica, con una equa redistribuzione delle risorse nelle sue istituzioni fondamentali e con l'implemento delle assunzioni negli enti pubblici che languono per mancanza di turn over. Inoltre vanno modificati i limiti temporali imposti dal governo Renzi per stabilizzare il precariato, che assieme alle riforme della Fornero hanno messo in ginocchio il paese riportando all'Europa unita l'immagine falsata di un incremento dei posti di lavoro, in realtà dati da assunzioni temporanee. A chi ha tentato di fare dello Stato un ibrido metà pubblico e metà privato usando il paese come una sorta di Azienda, va detto che molte delle collaborazioni "esternalizzate" hanno danneggiato e spesso snaturato le istituzioni, privandole dei principi e contenuti per i quali erano state create. Così come dietro l'affossamento della sanità pubblica c'è stata la chiara volontà di alcuni politici, quegli stessi politici che manovrano il sistema bancario, di favorire la sanità privata, che al nord possiede intere strutture ospedaliere e che è gestita da personaggi come Angelino Alfano. È mancata in molti frangenti la supervisione ed il controllo necessari, oggi indispensabili per tutelare i fragili equilibri della democrazia, che vanno preservati ad ogni costo.

Edited by Sunny day - 7/4/2020, 23:35
 
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view post Posted on 7/4/2020, 22:48     +1   -1

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Pennivendoli all'attacco! Ed ecco che i tiratori scelti di Berlusconi avvelenano il giornalismo con un mucchio di critiche e falsità. Come è noto a tutti, i falsari della stampa sono soliti discreditare quelli che raccolgono consensi o che gli stanno scomodi. Capolista come sempre,l'incartapecorito Feltri che dall'alto della sua bassezza intellettuale sputa sentenze su Libero Quotidiano (mai nome fu più inappropriato) concedendosi un lusso che non può permettersi: quello di giudicare la preparazione politica o culturale dei suoi avversari.
Fosse altro che ci ha abituati a leggere i suoi articoli di fantapolitica degni di un pettegolo ubriacone della provincia brianzola. Quando non ci delizia con le sue apparizioni alla Repubblica delle donne di Chiambretti nelle quali il ruvido cinismo che lo distingue sembra quasi una dote, ma solo grazie all'arguta comunicativa del conduttore, che ha sempre avuto la prerogativa di fare apparire anche un cane come un essere scaltro ed elegante. E dato che al di là delle sue boutades volgari e pecorecce Feltri non ha nulla di vero o edificante da trasmettere ai suoi poveri lettori, finita la sua serie di "clichés" ovvero di invenzioni provocatorie alla Sgarbi, deve attenersi suo malgrado, ahimè, ad un linguaggio più tradizionale e comprensibile, magari usando la solita capacità di rubare la favella a chi la usa per fini più nobili o sensati. Si, perché anche in questa operazione manca di originalità e deve copiare. Il guaio è che una volta finita nelle mani dei pennivendoli, la stampa diviene una storiellina comica, una barzelletta scemotta e d'effetto, proprio come Berlusconi insegna, senza tradursi in percezione della realtà o in qualcosa di educativo o quantomeno serio, dove la riproduzione della verità è fedele. Come diceva una amica, per scrivere in modo creativo bisognerebbe disporre di uno zibaldone personale, il che però presuppone una vivida curiosità, umiltà e la volontà di apprendere e di fare della scrittura un impeccabile esercizio di stile che mal si concilia con alcuni giornalisti. Quelli che sostengono come cariatidi prone il peso della vecchia impalcatura del potere, ormai cadente sotto un carico sempre più gravoso.
Nel giornale Libero Quotiniano avere un approccio con un italiano degno dell'uso che se ne fa e non limitarsi a sputare veleno è quasi impossibile. Ha trasformato il linguaggio in un collaudato meccanismo da guerrafondai che si ripete e fa il verso a tutto tranne che alla cronaca. Grazie a Dio il nulla ha l'esclusiva di essere improduttivo. Insomma non lascia traccia del suo passaggio. È molto simile al giochino "sparaballe" che chiunque può scaricare da Google, grado di difficoltà appunto, zero.

Edited by Sunny day - 8/4/2020, 14:03
 
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view post Posted on 8/4/2020, 10:40     +1   -1

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Purtroppo devo constatare che una serie di difficoltà burocratiche sta impedendo l'accesso ai fondi del decreto "Cura Italia". Prima di tutto l'utilizzo dello strumento informatico, messo al palo da anni di promesse disattese, che risulta senza dubbio vulnerabile a tentativi di truffa. Anche in questo caso le responsabilità politiche vanno condivise. In secondo luogo non posso dissentire dalle opposizioni nella lungaggine degli accrediti che andrebbero certamente accelerati. Vorrei esortare il PD ed i partiti della destra a non soffermarsi su probabili illeciti che comunque esistono ed esisteranno. Non è sui poveretti che bisogna vigilare, ma sui grandi capitali che sfuggono sistematicamente ai controlli. La prerogativa dei pidiessini è sempre stata quella di parlare di tassazione quasi fosse la panacea di tutti i mali.
In verità esigere balzelli deve coincidere con una forte responsabilità personale dei politici che rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione sono dei privilegiati e che devono essere i primi a contribuire per abbassare il debito pubblico autotassandosi. In quanto all'opposizione, con il suo ostruzionismo non fa che creare ulteriori ostacoli alla distribuzione delle risorse ed alle misure di contenimento del covid 19 oltre a mostrare un palese disinteresse dei problemi che la società attraversa. E' impossibile immaginare che in tanti anni di esecutivi diversi si siano avvicendati solo per tutelare gli interessi privati. È normale che l'opposizione faccia la sua parte soffiando sul fuoco ed esasperando gli animi già esacerbati. Ma mio malgrado devo dire che a parte i separatismi che qualcuno sventola tra poteri dello Stato e delle Regioni, c'è comunque da ridurre il gap tra le delibere ed il momento in cui sono recepite e poste in essere. La Regione Lombardia in alcuni casi ha travisato l'utilizzo delle leggi regionali e statali attribuendo all'impianto statale colpe immeritate senza contare che i danni degli anziani al Trivulzio sono dovuti ad omissioni regionali. Ma oggi è importante focalizzarsi sugli obiettivi e tralasciare le sterili polemiche. Soprattutto pensare a meccanismi di controllo anche postumi dato che il rischio più grande è quello della povertà assoluta. Far ripartire il Paese assicurando ai cittadini di poter dignitosamente sopravvivere alla catastrofe. Questo significa individuare e punire chi trascura la messa in sicurezza e la salute degli italiani, chi specula sui disastri come il terremoto dell'Aquila ed il crollo dei ponti in Liguria. È di poco fa la notizia del crollo di un ponte in una cittadina marchigiana. Per fortuna in questa occasione il disastro è stato miracolosamente solo "sfiorato". Ma che dire di tutti quei drammatici eventi non procastinati nei quali di ravvisa chiaramente la responsabilità penale di chi non ne ha contenuto gli effetti?
Un lungo elenco di tragedie per le quali un giorno sarà presentato un conto molto salato!

Edited by Sunny day - 8/4/2020, 14:44
 
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view post Posted on 23/4/2020, 12:00     +1   -1

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No, non ci siamo proprio! Non capisco da dove discenda la scarcerazione di reclusi della 41 bis, né perché qualcuno abbia avuto la geniale idea di metterli fuori. Con tanti poveri diavoli incarcerati per un furtarello o peggio per futili motivi o addirittura ingiustamente, non riesco proprio ad accettare che vengano fuori dei pericolosi delinquenti con liste lunghissime di reati, mandanti di omicidi e con una fitta rete di affiliati che gestiscono l'edilizia e gli appalti di mezza Lombardia e Calabria... È assolutamente inopportuno questo fraintendimento: non avevano misericordia i killers della mafia né i loro capi. Ed è quantomeno curioso che la loro scarcerazione avvenga ora, in piena emergenza coronavirus e nel caos imminente che alcuni detenuti eccellenti potrebbero creare, approfittando proprio della confusione. Se ci fosse dietro un principio di collusione o si tratti di una manovra che colleghi direttamente le opposizioni a certa magistratura compiacente non ci è dato di saperlo. Il risultato potrebbe essere quello di una eventuale campagna di discredito ai danni del Governo, proprio mentre in cima alle fila degli imbecilli infuriano polemiche nordiste-sudiste scatenate da quel simpaticone di Feltri...Sembra quasi di essere in piena guerra di seccessione ed è davvero strano che Tajani, Berlusconi e Gentiloni siano daccordo sul Mes. Ovviamente nella scarsa chiarezza di intenti le agenzie di rating ci vanno a nozze, con le loro pagelle sull'economia italiana. Inutile ripetere che si adottano strategie di discredito per tirare dalla propria parte i consensi, soprattutto nei momenti critici. E che attizzare polemiche da parte di certi pseudo-giornalisti, oltre che estremamente sospetto, rientri nella logica di chi fa le pulci sulla nostra economia.

Edited by Sunny day - 23/4/2020, 13:58
 
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view post Posted on 23/4/2020, 23:24     +1   -1

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Sulla faccenda dei detenuti in 41 bis, quasi tutti mafiosi o pezzi da novanta dei clan, occorre fare chiarezza. Per questa categoria di detenuti tra i quali anche stragisti, non è previsto il ricorso agli arresti domiciliari.I domiciliari sono invece prerogativa delle leggi ordinarie ed è appunto questo l'escamotage adottato dai legali degli affiliati di Provenzano è dello stesso Cutolo, che si è unito alle richieste di arresti domiciliari. Credo che sia molto pericoloso assecondare le richieste di questi signori, personaggi per i quali il carcere duro è l'unica scelta possibile e soprattutto privilegiarli rispetto alle richieste dei detenuti per piccoli reati, che sicuramente svuoterebbero le celle eccessivamente affollate.
 
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view post Posted on 2/6/2020, 15:20     +1   -1

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Oggi si celebra la Festa della Repubblica. Molto crucciata l'espressione di Alemanno che assiste al Nabucco. Le note dell'orchestra diretta da Riccardo Muti risuonano assieme al bellissimo coro di Va pensiero. Mi dico con ironia che forse queste parole, ispirate alla libertà dal grande patriota Giuseppe Verdi, sono l'incubo di certa politica che stima l'umanità quanto una sequenza indecifrabile di numeri. E quale occasione migliore di questa per scendere in piazza e manifestare? Si sono riuniti, la creme de la creme, tutti oggi. I gilet arancioni, capeggiati dal generale Pappalardo ed i rappresentanti della destra, tutto per cantare a cappella la solita solfa del malcontento. Nel fraseggio indistinto degli opportunisti ecco riemergere il solito Renzi, che tra una figura barbina e l'altra torna alla carica con il solito sproloquio a raffica, uno sproloquio da venditore di spazzole, facendosi promoter del ponte sullo stretto. Ponte del quale ovviamente, non c'è ne frega niente, perché il margine di guadagno e di occupazione che lui sbandiera a viva voce è irrisorio, a fronte delle perdite per chi già lavora sullo stretto. Senza contare i costi stellari di questa monumentale ed inutile grande opera che contrasta in una pacchiana evidenza con i reali disagi. Quelli legati alla carenza di collegamenti, strade, treni etc. nel resto dell'Italia. Ma guarda caso, tra le tante miracolose apparizioni c'è anche Bonomi, presidente di Confindustria, il quale si è concesso la libertà di criticare il Governo in un'intervista alla Repubblica. Come direbbe un buon giallista c'è tutto, metodo, opportunità e movente. Tutti insieme, i soliti schieramenti, confindustria ed ora anche i gilet gialli, tutto confluisce nel solito brutto film, con la reiterata regia di quelli che tentano di forzare la mano per avere più soldi, anche se ciò significa cavare sangue dalle rape. La solita spocchia di chi non investe più sul paese ma ha deciso di sfruttarlo biecamente e cerca di smorzare ogni flebile fiammella di equità sociale. Vi ricordate del periodo renziano? Pochi pidocchi in busta paga e tutti gli extra attaccati alla funicella per poi riprendersi. Bonomi è la punta dell'iceberg, un signore dagli occhiali scuri che gli nascondono lo sguardo. Un'altra maschera di indifferenza che con la sua compagine di industriali esordisce sin dal primo giorno del suo mandato attaccando il mondo del lavoro, quasi raccogliesse una classe di schiavi e parassiti. No, non lo fa direttamente, lo fa glissando elegantemente sui diritti rivendicati da Landini, quasi fosse un oscuro e confuso complottista quando difende i lavoratori. Lo fa soprattutto paragonando l'azione del governo ad un disastro economico peggiore della pandemia. L'articolo, scritto da Roberto Mania, è la classica ciliegina sulla torta in un comune trend di giornalisti e quotidiani svenduti alla peggiore politica e tra i vari movimenti trasversali o frontali di attacco a PD e 5S c'è il solito Renzi, che prosegue con i suoi ricatti insensati contro la sua stessa maggioranza.
È davvero incredibile il cinismo di questi politici, untori di sfiducia e raccomandati dagli stessi di sempre, quei potenti che malgrado i miliardi di capitale sociale vorrebbero tenere l'Italia per i testicoli. Un cinismo che non mostra alcun interesse per i posti di lavoro, contrariamente alle rivendicazioni di Bonomi. Che credetemi, non ha emesso un fiato per mostrare cordoglio o considerazione per le vittime del covid così come per i suoi superstiti, piegati dalla fame e dalle ristrettezze. Io li ho visti, questi nuovi poveri, affollare le mense della Caritas assieme agli extracomunitari per guadagnarsi un pasto dopo lunghissime file di attesa.
Ho ascoltato la sofferenza di una donna rimasta vedova dopo 50 anni di matrimonio. Lei si che aveva tutte le ragioni del mondo per infierire contro le falsità dei gilet gialli ed il loro negazionismo della pandemia! Lei che ha visto morire il suo compagno di coronavirus dopo una vita insieme, mentre qualche luminare della scienza lombardo, manovrato chissà da chi, rinnega la gravità del Covid19. È mai possibile che un manipolo di pagliacci superficiali e crudeli voglia tenere in pugno il paese? E peggio ancora alimentare caos ed ignoranza, quasi fosse tutto sacrificabile, persino la vita umana, sull'altare della vanità? Dicevano che questa epidemia è stata quasi come una guerra. Corrado Augias in un programma televisivo ha affermato che per chi la ha vissuta per davvero la guerra è una cosa ben peggiore. Ma a dispetto delle definizioni più o meno drammatiche sembra quasi tutto già dimenticato. Tutto rimosso, la gravità delle conseguenze delle polveri sottili, la trascuratezza di qualche "governatore", le responsabilità di chi negli anni ci ha portato alla terribile diffusione del male che abbiamo vissuto. Quasi che la terra è le sue risorse fossero inesauribili e che avessimo una vita di riserva. In compenso ci sommergono di chiacchiere con discorsi mutuati da quel poco di buonsenso che è rimasto in piedi, ma giusto per farsi propaganda con le parole altrui, evidentemente incapaci di usare realmente la testa. E credo che anche la richiesta di alcuni politici di utilizzare il Mes abbia motivazioni poco chiare, dettate chissà da quali loschi interessi...Ricorrere al salvagente del Meccanismo europeo di stabilità significa ripagare il debito pubblico
con un altro debito. Ma gli speculatori sono come l'erba cattiva. Come Trump, distruggono il paese chiamando feccia i neri americani lasciati morire con il covid ed il razzismo. Sono uguali a Bolsonaro, che risponde a chi gli chiede parole di conforto per i tanti morti, che "tutti dobbiamo morire". Uguali a Zuckerberg, contro il quale protestano 600 dipendenti perché non ha rimosso le parole cattive di Trump contro chi si è ribellato all'assassinio di Floyd. Come Zangrillo, primario del S. Raffaele che definisce terroristi mediatici i virologi ed i sanitari che si sono tanto prodigati nell'affrontare e prevenire il covid 19. Ritornano ancora e ancora, con le loro argomentazioni macchinose ed inutili,i soliti stanchi attori di un proscenio che non convince più nessuno. E chissà perché, scelgono questo giorno dedicato ai veri patrioti ed ai veri eroi, dei quali non avranno mai nemmeno una goccia di sangue, seppure discendenti dallo stesso popolo...

Edited by Sunny day - 4/6/2020, 00:48
 
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