Caro John Doe, C'era una volta la privacy

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view post Posted on 1/5/2020, 21:45     +1   -1

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Tra breve e dopo un periodo di messa a punto e sperimentazione, dovrebbe partire l'utilizzo della App Immuni. L'utilizzo dell'app sarà facoltativo e si determinerà seguendo il risultato dei tamponi. Voci molto rassicuranti si susseguono e devo dire che nutro delle perplessità sulla App che ritengo una cosa a dir poco inquietante. Il giornale "La Repubblica" ha scritto recentemente un articolo molto esauriente sulle modalità relative al server, alla raccolta di dati ed allo scambio di informazioni di Immuni che viene anche in questo caso definito sicuro anche se il giornale pone dei interrogativi sugli aspetti meno chiari e sle criticità della App. Ma come spiegava il Generale Rapetto, esperto in frodi informatiche e certo più ferrato di me in materia, inutile parlare di anonimato e privacy quando all'acquisto di un IPhone si forniscono dati, con l'utilizzo di una SIM card si forniscono dati e inevitabilmente ogni telefono ha un imei che permette di risalire anch'esso all'acquirente. Il Generale Rapetto qualche settimana fa era ancora una volta su "Mi manda rai tre" per esprimere la propria opinione su Immuni. Durante la puntata, che consiglio di rivedere in Rai play, ha dissentito puntualmente dalle rassicurazioni degli esperti informatici interpellati su Immuni. Rapetto, spesso presente nel programma di Salvo Sottile, in altre puntate ha messo in guardia sull'utilizzo dei dati sensibili da parte delle aziende per finalità tutt'altro che trasparenti. Altro piccolo particolare, a margine di questa analisi a distanza, è che la Società Bending Spoons che fornisce l'App, Software House milanese, tra le quote societarie ha al 2% un fondo, Nuo Capital che opera in Lussemburgo con capitale cinese.
Tra i 49 soci Eleonora, Barbara e Luigi Berlusconi che con la loro holding detengono l'1% del gruppo. Apple e Google il 10 aprile 2020 hanno annunciato che avrebbero rilasciato delle applicazioni, API, per migliorare l'utilizzo della App, accessibili alle sole autorità accreditate. Tuttavia l'annuncio ha suscitato molta diffidenza in Francia in merito allo storage dei dati ed alla buona fede dei due colossi informatici. È facile condividere l'apprensione dei francesi dal momento che il tracciamento delle informazioni "sensibili" può avvenire anche con una sorta di data crossing. In conclusione, che ci si chiami Sig.Rossi, Cazzaniga o Esposito, è passato un bel po' di tempo dal film "Nemico pubblico" interpretato da Wilbur Smith e sebbene sembri tutto lecito, al contrario oggi è estremamente semplice manipolare informazioni personali, grazie alla costante evuzione degli strumenti informatici che come i media, sono sempre più pervasivi. E non potrebbe che essere un primo passo perché io credo, anzi ne ho la viva convinzione, che qualcuno possa spingersi oltre, ed in barba a tutti i cinici, scettici o complottisti, fare del suo peggio per strumentalizzare a proprio piacimento le informazioni, traducendole in guadagno o utilizzandole per sperimentazioni diverse. Alcune settimane fa, prima ancora de "la Repubblica", il Fatto Quotidiano aveva già pubblicato un altro articolo su Immuni soffermandosi su particolari poco noti.
In un vecchio film degli anni quaranta John Doe, che da sempre é l'incarnazione americana del senza nome, era interpretato da Gary Cooper. L'attore nel film era un mistificatore che si fingeva smemorato. Il parallelo tra una vera perdita di identità ed una invenzione scenica è ancora sinonimo di scelta. Esprimendo un cauto ottimismo ci auguriamo di non replicare questo azzeramento di identità nella realtà, mantenendo sempre alta la soglia dell'attenzione, dato che il furto di identità è molto più comune di quanto si pensi, così come un indebito uso delle banche dati. Ne è l'esempio uno strumento come wattsapp che "stranamente" è stato acquisito dal proprietario di Facebook, Mark Zuckerberg, già accusato di aver fornito a terzi dati sensibili di migliaia di americani.
All'improvviso un virus ha cancellato le nostre certezze e ci ha resi più fragili. Sappiamo che la vulnerabilità di un individuo, cosi come quella di un paese, può esporre a rischi più elevati. Ma proprio per questo ora più che mai il senso critico ed il libero arbitrio devono governare le nostre scelte. Ciascuno può trarre le conclusioni che crede ma l'informazione può guidarci, se non distorta o strumentale, nella direzione migliore.

Edited by Sunny day - 3/5/2020, 12:13
 
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