Il Grillo parlante, L'evoluzione della specie

Chi l'avrebbe mai detto? Il povero Grillo, un tempo tanto prolifico nella veste di leader ed intrattenitore, oggi è tenuto per i cosiddetti a causa del figlio festaiolo impenitente..
. Un tempo sincero, incorruttibile e dalla inesauribile polemica. Oggi arrendevole alle dinamiche della più bassa politica, quella che privilegia gli interessi privati. Il binomio Di Maio-Grillo sembra oggi inscindibile. Entrambi perseguono il suicidio politico dei pentastellati senza considerare le scelte degli elettori, che hanno manifestato un ampio gradimento per la leadership di Conte. Che dietro ci sia una regia occulta è facile da credere. Né Di Maio, per quanto ambizioso e rampante e né Grillo infatti, hanno mai avuto la cattiveria innata dei nostri politici di lungo corso. Mi piaceva Di Maio per la sua onestà intellettuale e Grillo per la capacità di parlare alla gente per la gente. Ma ora sembrano voler avvalorare le chiacchiere della stampa-spazzatura che in un fastidioso e ricorrente refrain denigra e definisce inefficaci i 5 stelle. Ieri ad 8 è mezzo c'era il solito Giannini che troneggiava dal video con smorfiette di disappunto ad ogni affermazione di Conte, intervistato dalla Gruber. Più spassosa ancora Lilli Gruber, che contrariamente al suo solito serioso contegno, bamboleggiava con un faccino ironico ed una risatina appiccicata al viso mentre si allenava con Giannini nel porre i quesiti più improbabili al leader 5 stelle. Uno scenario impietoso al quale sono ormai asserviti fior di giornalisti, intenti più ad essere proni, faccia a terra, di fronte a Draghi che a riconoscere gli immensi meriti dell'ex Presidente del Consiglio. Sospesa temporaneamente anche la carica di Leader dei 5 stelle, Conte deve sorbirsi gli atteggiamenti autoritaristici dello sdoganato Grillo. Il comico afferma, infatti, che la Legge deve fare il suo corso. Non credo sia dello stesso avviso per il figlio indagato, ovviamente...Paradossi della politica italiana esemplare nelle sue baruffe mediatiche e nel travisamento della realtà. Ma come ha affermato Conte durante il suo intervento, è bene non temere il confronto. Dovrebbero ben saperlo i "Migliori" o meglio quelli che si definiscono tali:forza e potere non si rivendicano più con le scaramucce ed i motteggi dei soliti burattini-giornalisti....Ma poi scusa tanto Grillo, come si fa a definire Draghi un grillino? Patetico...

Edited by Sunny day - 8/2/2022, 19:50

E tra i camaleonti prestati alla politica il solito Renzi, al quale avrei volentieri dedicato un post a parte intitolato:"Il Renzi furioso" ma devo ammettere che nella lunga fila di teste di legno che si vedono in giro, lo scenario è fin troppo affollato di omini bizzosi e guerrafondai che difendono l'indifendibile. Purtroppo compaiono in tutte le trasmissioni televisive, contaballe e denigratori che cercano invano di conquistarsi l'aura di giustizieri o intoccabili. Compaiono a tutte le ore, un vero esercito di lacchè che lentamente tentano di demolire ogni parvenza di verità e quanto resta di sano delle nostre istituzioni. Renzi poi, che addirittura attacca i magistrati che hanno davvero le prove delle azioni illegali dell'ex Presidente del Consiglio, reginetta per una stagione politica! Chi spalleggia il Renzino furioso? I soliti Sallusti, Senaldi (ricordate Jumbo? Un giornalista prestato alla Disney, perdonatemi, ma quando vedo le sue enormi orecchie non posso fare a meno di pensare che vivano di vita propria, magari una vita più intelligente di chi le indossa) e con la sua omnipresente apparizione, l'ambiguità in persona Giannini, che si materializza in tutto lo splendore fantasmatico della sua eminenza grigia persino nelle trasmissioni di Vespa, distribuendo consensi di comodo a destra e manca.
È triste osservare questa parata di macchiette... Senaldi perlomeno è così ridicolo, non tanto per l'aspetto quanto per lo sciocchezzaio che lo distingue, da riuscire persino divertente! Ma gli altri non saprei davvero dove collocarli, ondeggiano tra affermazioni così ambivalenti da perdere ogni credibilità. Si, un esercito di lacchè che a quanto pare deve essere anche ben pagato, visto che sembrano coprirsi il fondoschiena l'un l'altro, se il tutto non si riduce ad una verità più squallida: sono un esercito di fifoni. E non può essere altrimenti, visto che da quando hanno eliminato Conte dal loro spazio, continuano ad accusarlo di tutte le colpe più improbabili perché si sa, i fifoni hanno paura della verità e soprattutto delle persone oneste. Dove sono finiti i giornalisti veri? Quelli che facevano della cronaca una immagine minuziosa e fedele? Ed i politici? Solo controfigure sbiadite di un potere autoreferenziale che si estingue lentamente nella propria vacuità...

Edited by Sunny day - 16/2/2022, 00:15